TORINO – Nel corso dei controlli amministrativi, gli agenti della Divisione PAS della Questura hanno accertato presso il ristorante pizzeria di via Gioberti “Gennaro Esposito”, violazioni penali e amministrative relative alla mal conservazione degli alimenti sequestrando un intero frigorifero colmo di alimenti, alcuni dei quali anche scaduti.
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Gli agenti hanno anche riscontrato il furto di energia elettrica e di gas metano con allacci fraudolenti fatti ad hoc da mani esperte che di fatto escludevano i rispettivi contatori permettendo così di usufruire delle forniture di servizi a costo zero.
Per i fatti raccontati, il titolare dell’attività è stato denunciato in stato di libertà.
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L’Avvocato Enrico Esposito, legale del titolare, dichiara: “Dall’accertamento svolto dagli Agenti è meramente emersa, su uno dei tanti frigoriferi, una discrepanza di circa 3 gradi centigradi tra la temperatura dallo stesso indicata e quella rilevata dalla strumentazione della Polizia; tanto per chiarire, è come impostare il forno a 100 gradi, per poi scoprire, da rilevazione effettuata con strumentazione professionale ed investigativa, che fossero in realtà 97.”
“Tale asserita discrepanza, di cui la mia Assistita è senz’altro pacificamente incolpevole (e che sarà oggetto di opportune verifiche, eccezioni, e controdeduzioni), unita alla presenza di un salume, (assolutamente genuino e ancora intonso, poiché appena pervenuto dalla casa produttrice), che riportava però una data di scadenza, oserei dire “buffamente” errata (di anni addietro), evidente errore materiale nello stampaggio dell’etichetta da parte del fornitore, ha determinato il sequestro di tutti gli alimenti contenuti nel frigorifero.”
E prosegue: “La società mia Assistita intende dunque pubblicamente rappresentare che nessun cibo scaduto fosse presente nel locale. Inoltre, la mia Assistita intende altresì pubblicamente precisare la propria totale estraneità circa l’asserita presenza nel proprio locale di “allacci fraudolenti sui contatori gas e luce”; di tali anomalie erano già stati più volte informati tutti i soggetti interessati, ed era essa proprio in attesa dei relativi riscontri.Insomma, sempre che corrispondano al vero, trattasi di una serie di incolpevoli e sfortunate circostanze, che sarà cura della mia Assistita, senz’altro a sua volta parte offesa, far valere avanti tutte le Sedi competenti; la qualità dei prodotti, così come la genuinità delle materie prime, è immutata.”
“Infine, – conclude – la società mia Assistita, nel richiamare quanto sopra, manifestando comunque profonda fiducia nell’operato della Magistratura, intende sottolineare altresì pubblicamente la totale estraneità della “casa madre” titolare del marchio “Gennaro Esposito” da tali sfortunati fatti, alla quale è legata da non solo da un contratto di franchising (del quale ha sempre rispettato tutte le regole e linee guida imposte), ma da personale stima, affetto e riconoscenza.”
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