TORINO – Negli ultimi due mesi il Nucleo Operativo Ecologico di Torino ha intensificato i controlli presso le aziende che operano nel settore della gestione dei rifiuti con particolare attenzione a quelli plastici.
Tale potenziamento dei controlli in questo specifico settore va inserito in una più ampia campagna che ha interessato il Nord Italia, disposta dal Comando Gruppo Tutela Ambientale di Milano, nella prospettiva di delineare e prevenire il fenomeno degli incendi presso impianti che operano nel settore della raccolta, dello stoccaggio, del trasporto e dello smaltimento di diverse tipologie di rifiuti.
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I maggiori controlli hanno permesso di individuare i punti deboli e le situazioni ritenute favorevoli allo sviluppo degli incendi , come per esempio il notevole conferimento dei rifiuti presso gli impianti, spesso ben oltre ai limiti di capienza e sicurezza indicati in autorizzazione, inadeguatezza dei sistemi antincendio, vulnerabilità e facile accessibilità dall’esterno delle aree di stoccaggio.
A queste fattori vanno aggiunti il diffuso fenomeno, posto in essere dai titolari delle aziende, di accumulare rifiuti in attesa delle migliori condizioni di mercato sui prezzi fluttuanti delle materie prime derivanti dal trattamento dei rifiuti stessi e, soprattutto in relazione alle plastiche, la variata situazione internazionale a seguito della quale molte tipologie di rifiuti prima diretti in Cina non vengono più esportati nella nazione asiatica, rimanendo in giacenza nei piazzali e richiedendo ingenti spese per il loro corretto smaltimento.
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Nelle undici aziende controllate dal NOE di Torino, sono state rilevate, per la non completa tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti, 10 sanzioni amministrative per un totale di circa 40.000 euro, e presso cinque depositi sono in corso gli accertamenti relativi alla contestazione di sanzioni penali per la mancata osservanza delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione ambientale.
Questi controlli nell’articolato settore della gestione dei rifiuti dell’area del torinese, nelle prossime settimane continueranno in altre zone del Piemonte.
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