CASTELLAMONTE – È deceduto, sabato mattina, 17 marzo, Vincenzo Fontan, molto noto in paese, e da sempre legato all’Associazione Filarmonica Castellamonte – Scuola di Musica “Francesco Romana”.
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Da giovane era stato allievo del Maestro Mario Nubola e una volta entrato nella formazione bandistica si era anche reso disponibile per ricoprire ruoli importanti all’interno del direttivo, diventando presidente dal 2000 al 2002. Tanti anni passati a fianco del fratello Francesco che ha diretto la banda cittadina per oltre venti anni. Grazie alle conoscenze della sua professione di idraulico, titolare tra l’altro di una ditta denominata “Fire Check”, Vincenzo si è sempre occupato di tutti gli aspetti della manutenzione della Casa della Musica, dedicando gran parte del suo tempo libero alla realizzazione degli impianti. Tra i fornelli si sentiva a suo agio ed è stato il promotore di tante feste e gite dove attrezzava professionali cucine da campo.
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Per tanti anni si è fatto carico di preparare i pranzi di Santa Cecilia, le cene dei Fasoj e quaiette, ma anche cene di addio al celibato e pranzi di nozze, oltre innumerevoli spaghettate a fine prove. Aveva il dono di saper coinvolgere la gente, di trascinarla, di intrattenerla con simpatiche battute e quando era il momento della festa aveva sempre in serbo una storia o una canzone che catturava l’attenzione generale.
Aveva tanti hobby, tra i quali la passione per le radio antiche che amava restaurare passando ore a sistemare transistor e fusibili. Nel sul laboratorio di casa, alla “Giasera”, aveva attrezzatura di ogni genere e spesso la metteva a disposizione della filarmonica e anche di altre associazioni con le quali collaborava, ad esempio il Circolo Ricreativo Spinetese. Durante il restauro della Casa della Musica aveva seguito da vicino tutti i lavori e proprio in quegli anni vedeva realizzato il sogno di vedere il figlio Matteo studiare e poi lavorare nello stesso settore occupandosi di manutenzione di impianti di riscaldamento.
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Negli anni a seguire aveva spronato il figlio Emanuele a intraprendere la carriera del musicista e con enorme soddisfazione lo ha visto diplomarsi al conservatorio di Aosta in clarinetto e dirigere varie formazioni musicali, come la Strange Band di Castellamonte, le bande musicali di Spineto, Lugnacco e Cuorgnè. Oltre ai figli Matteo ed Emanuele, lascia la moglie Agnese che lo ha seguito con grande affetto in questi ultimi anni di malattia e di sofferenze, lunghi mesi durante i quali Vincenzo ha lottato e ogni volta che tornava a casa, a dimostrazione del suo carattere forte e ottimista, aveva ancor sempre mille idee e nuovi progetti da realizzare.
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