TORINO – La Polizia Postale di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha arrestato un soggetto che, su diverse piattaforme virtuali, scambiava materiale realizzato mediante lo sfruttamento sessuale di minori e deteneva ingente quantità di materiale pedopornografico.
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L’individuazione del soggetto è avvenuta a seguito di una complessa operazione sotto copertura condotta attraverso numerose interazioni e a seguito di molteplici conversazioni virtuali. Infatti, gli operatori della Polizia Postale sono riusciti ad instaurare una relazione personale e fiduciaria, ottenendo così la cessione di un numero considerevole di files contenenti materiale pedopornografico. L’identificazione della reale identità di colui che si celava dietro al profilo (un nickname straniero) è stata resa ancora più complicata dall’utilizzo di tecniche di anonimizzazione volte a dissimulare la tracce informatiche.
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La paziente attività degli investigatori, però, ha condotto a scoprire l’identità dell’utente, un quarantacinquenne napoletano residente in Umbria, a carico del quale è stato ottenuto un decreto di perquisizione locale e informatica.
A seguito del rinvenimento di numerosi file pedopornografici su 12 Hard Disk, tutti attentamente visionati dagli operatori, il soggetto è stato arrestato per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico.
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L’analisi approfondita degli hard disk e dei telefoni sarà utile a ricostruire la fitta rete dei rapporti che il soggetto ha creato in rete: oltre 200, infatti, sono i contatti rinvenuti, e alcuni di questi riconducono anche a paesi stranieri. Per la vivacità negli scambi di materiale pedopornografico, inoltre, il soggetto era stato già oggetto di una segnalazione da parte degli Organi della Polizia Elvetica nell’ambito della attività di coordinamento e cooperazione internazionale demandata al Servizio Polizia Postale di Roma.
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