SAN GIORGIO CANAVESE – Lunedì 19 febbraio i bambini potranno rientrare alla scuola primaria “Carlo Ignazio Giulio” a San Giorgio Canavese, al momento ospitati presso la scuola media, dopo la dispersione di monossido di carbonio avvenuta lo scorso 12 dicembre. Dopo circa due mesi sono difatti terminati i lavori all’impianto di riscaldamento, illustrati oggi, giovedì 8 febbraio, in conferenza stampa.
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Tempi da record, grazie all’intervento della Regione Piemonte che è intervenuta in aiuto al Comune, e alla velocità degli uffici che si sono occupati di tutta la parte burocratica e delle autorizzazioni necessarie. Un lavoro di squadra che ha prodotto risultati, così come sottolineato dal Sindaco Andrea Zanusso e da Filomena Filippis Dirigente Scolastica della Direzione Didattica di San Giorgio Canavese.
È stato costruito un locale in muratura, dove sono state posizionate all’interno le caldaie, con una capiente canna fumaria esterna, con un costo complessivo dei lavori pari a 40mila euro più circa due mila euro per oneri e certificazioni.
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«Il moderno impianto realizzato – ha spiegato il Sindaco – consente di recuperare un generatore precedente per essere riutilizzato, in modo da ottimizzare l’investimento e non sprecare alcuna risorsa. Ringrazio gli uffici, il settore tecnico regionale che è intervenuto e tutti coloro che si sono prodigati in modo che i bambini potessero tornare a scuola nel breve tempo possibile.»
«Ringrazio l’amministrazione, la Regione e tutto il personale docente e non – ha aggiunto Filippis .- per il grosso impatto di lavoro. Ringrazio la scuola media che ci ha accolti, educando i bambini più grandi ad avere cura dei piccoli della primaria, e l’ASL per il percorso intrapreso rivolto ai bambini e agli adulti per superare il trauma. Nella sfortuna si è creata una buona squadra di lavoro, cosa non da poco.»
In chiusura, Zanusso ha aggiunto: «Per noi é una ferita aperta, non é tutto passato. Dobbiamo tenere alti il monitoraggio e l’attenzione su tutta una serie di aspetti. Abbiamo rischiato davvero una tragedia.»
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