CIRIÈ – Nel corso dell’ultima seduta di consiglio, uno dei maggiori punti di interesse è stata la necessità di dotare, anche la città di Ciriè, di defibrillatori.
A porre il quesito è stato il consigliere di maggioranza Gabriele Reggiani, mentre la risposta è arrivata dall’assessore Andrea Sala: “Sono legato all’argomento per questioni professionali. Vogliamo attuare un’attività a tutela della cittadinanza. Ci ragioniamo da mesi con gli uffici. L’obiettivo è promuovere la cultura del primo soccorso per combattere la morte d’arresto cardiaco. Identificheremo i luoghi sensibili per dotare di questi utilissimi congegni in grado di salvare vite umane. Prima di tutto le scuole e qualsiasi altro posto di grande concentrazione di persone. Gli apparecchi dovranno essere accessibili e funzionanti. Inoltre, bisogna formare il personale medico, paramedico e non sanitario. Senza contare poi che il decreto Balduzzi del 2013 obbliga le società sportive a dotarsi di defibrillatore. Le piccole associazioni potrebbero incontrare grandi difficoltà ad acquistare il dispositivo. Così si è scelto di posizionarne uno in ciascuna palestra delle scuole. Non lo ritengo un obbligo normativo, ma etico”.
Il consigliere di minoranza Davide D’agostino, volontario alla Croce Verde, ha chiesto: “C’è una tempistica? Auspico che le colonnine siano accessibili alla popolazione”. Precisa Andrea Sala: “Pensiamo di posizionarli entro un anno. Valuteremo di renderli manovrabili anche dall’esterno. Desidererei mettere i defibrillatori a “Ciriè 2000” e nel centro storico”. Ha aggiunto il consigliere Francesco Brizio: “Se ho capito bene lo strumento viene utilizzato da chi ne ha competenza. Ciriè dispone di un ospedale. L’iniziativa ha una valenza effettiva o è solo d’immagine?”. Ha concluso Sala: “Certo, esiste un complesso ospedaliero in città, ma è preferibile la rianimazione precoce. I non esperti, dopo aver seguito un corso, possono operare assistiti al telefono dagli operatori del 118”. Si spera che anche Ciriè come la vicina Caselle diventi anch’essa una città “cardio protetta”.