VOLPIANO – Approvato il bilancio di previsione, aliquote e tariffe invariate. Panichelli, assessore al bilancio: “Per il terzo anno rispettiamo la scadenza del 31 dicembre”
Il Consiglio comunale di Volpiano ha approvato, nella seduta di giovedì 21 dicembre, il bilancio di previsione per l’esercizio 2018/2020, che pareggia sulla cifra di 19 milioni e 997mila euro, e una serie di adempimenti collegati di carattere finanziario.
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«Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Giovanni Panichelli – perché per il terzo anno consecutivo approviamo il bilancio entro la scadenza del 31 dicembre, consentendo all’amministrazione di essere operativa sin da subito nel nuovo anno. Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto, perché preparare tutti i documenti necessari in tempo utile richiede un grande impegno».
Nella seduta sono stati approvati anche il programma triennale delle opere pubbliche e il Dup (Documento unico di programmazione) per il triennio 2018/2020, composto dalla parte strategica, che ricalca gli impegni presi in campagna elettorale dalla lista di maggioranza, e dalla parte operativa, che determina le risorse per gli uffici rispettando gli equilibri di bilancio e i limiti imposti dalla legge per spese di personale, finanza pubblica e indebitamento.
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Sul fronte dei numeri, le entrate correnti ammontano a 11 milioni e 695mila euro, le uscite a 11 milioni 436mila euro, mentre entrate e uscite in conto capitale pareggiano a 5 milioni di euro. «Il bilancio – ha sottolineato Panichelli – viene redatto anche in base alla legge finanziaria 2018 che però non è ancora stata approvata dal Parlamento in via definitiva e questo comporta la necessità di aggiustamenti su alcune voci. Ad esempio, il fondo di solidarietà comunale registra una diminuzione 34mila euro per minori trasferimenti dallo Stato».
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Per Imu, addizionale Irpef e servizi a domanda individuale le aliquote e le tariffe rimangano invariate. «Il Comune di Volpiano – ha continuato Panichelli – mantiene tariffe contenute per la mensa e l’asilo nido. Per l’addizionale Irpef confermiamo l’esenzione dell’imposta per i redditi inferiori a 10mila euro. In materia di Imu abbiamo accorpato all’aliquota inferiore tutti i fabbricati in comodato d’uso, a prescindere dalla rendita catastale». Per il Comune le entrate da Imu (Imposta municipale unica) ammontano a 2 milioni e 390mila euro, mentre l’importo versato dai contribuenti direttamente allo Stato per i fabbricati di categoria D (come i capannoni industriali) vale 2milioni e 400mila euro; «Se il Comune avesse la disponibilità anche di questa somma – ha evidenziato Panichelli – potremmo fare scelte diverse». Infine, tra le voci esaminate, il contributo per gli edifici di culto ammonta a 20mila euro e viene destinato al recupero della cappella di san Rocco.
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