IVREA – La chiesa di San Grato, in Borghetto a Ivrea ospita sabato 2 dicembre 2017, alle 21.30, “Candide note per i Piccoli del cielo”, rassegna di canti della tradizione natalizia organizzato a favore di “Suid & Sids Italia”.
L’ associazione onlus fondata a Torino, nasce dal desiderio di alcuni genitori di varie regioni italiane che hanno vissuto il tragico evento della perdita del proprio bambino a causa della morte improvvisa e inaspettata (Sudden Infant Death Syndrome).
I canti natalizi saranno proposti dalle voci degli Amici in coro (diretti da Alessia Riccelli e accompagnati all’organo da Vincenzo Savoretti). Gli artisti hanno prestato gratuitamente il loro impegno a favore dell’associazione.
L’ingresso al concerto è libero; durante la serata sarà possibile devolvere offerte all’associazione “Suid & Sids Italia”
«La serata – sottolineano gli organizzatori – è stata organizzata grazie alla disponibilità della Chiesa di San Grato, nella persona del Parroco don Giuseppe Duretto, al quale va il nostro grazie per la disponibilità dimostrata e il sostegno alla nostra iniziativa».
La SIDS, Sudden Infant Death Syndrome, comunemente conosciuta come “morte in culla” è il nome dato alla morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano, che rimane inspiegata anche dopo l’esecuzione di un’indagine post-mortem completa.
L’associazione SUID & SIDS Italia Onlus si pone diversi importanti obiettivi: dare sostegno delle famiglie colpite, sviluppare campagne di prevenzione, migliorare la rete di servizi ausiliari per gruppi professionali, sensibilizzare l’opinione pubblica, il personale medico e infermieristico sul problema della morte improvvisa del lattante e promuovere e favorire attività editoriali a carattere scientifico e divulgativo sulla Sids.
Più che di una malattia, la SIDS è un tragico evento, epilogo inaspettato di un fenomeno ancora in parte sconosciuto che insorge improvvisamente in un bambino sano. La particolare drammaticità della S.I.D.S. emerge dal racconto di molti genitori che riferiscono che le vittime si erano addormentate poche ore o pochi minuti prima del decesso, in benessere senza che nulla facesse presagire un simile evento.
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