VENARIA REALE – È stata inaugurata oggi, sabato 11 novembre, presso gli ex locali della biblioteca Tancredi Milone, in via Andrea Mensa, la mostra “Venaria Reale e lo sci. Una storia che arriva da lontano ”.
[su_slider source=”media: 99248″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
In esposizione, fino al prossimo 19 novembre, le immagini di archivio della Sezione CAI di Venaria Reale e dei soci, dal 1930 fino ad oggi. Una passione, quella del CAI intramontabile, che li accompagna e che affermano: “Ci apprestiamo a rinnovare nel 2018”.
La storia
Nel 1923 un gruppo di appassionati promuove la costituzione del primo gruppo alpinistico nella nostra città: l’U.V.A., Unione Venariese Alpinisti.
Due anni dopo, nel 1925 i Soci si riuniscono in assemblea e deliberano l’adesione all’Unione Alpinisti U.G.E.T. di Torino costituendo la sezione di Venaria Reale in conformità all’articolo 2 del regolamento. Fu nominato come primo Presidente l’Ing. Cavadini e come Vice-Presidente il Ragionier Fara. Il 14 marzo del 1926 viene inaugurato il gagliardetto della Sezione.
[su_slider source=”media: 130297,125676,110138″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
Il battesimo religioso avvenne presso il Santuario di S. Ignazio e fu tenuto dal Reverendo Don Sapino, parroco di Venaria. Nel 1964 si decide il grande passo: la costituzione in Sezione autonoma del Club Alpino Italiano.
Un’altra data storica per il nostro club risale al maggio del 1962; in quell’anno infatti la sezione di Torino conferisce alla sezione di Venaria il mandato per la gestione del Rifugio Paolo Daviso. Il Rifugio Daviso è situato a 2280 metri di quota nell’alto vallone della Gura, parte terminale della Val Grande di Lanzo la più a nord delle tre valli, nel comune di Groscavallo.
[su_slider source=”media: 119356,116078,109265″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
Il Rifugio è il punto di partenza per diverse ascensioni tra cui la Levanna Orientale, la Talancia Girard, la punta Clavarino, la punta Martellot, Dent d’Ecot, punta Mezzenile, punta Francesetti… vette che superano i 3000 metri di altitudine.
[su_slider source=”media: 130212″ limit=”100″ link=”image” target=”blank” width=”1600″ height=”220″ title=”no” arrows=”no” pages=”no” mousewheel=”no” autoplay=”0″]
GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVISTA
[su_slider source=”media: 100996,100993,109272″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato con ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.