VENARIA REALE – Cresce la preoccupazione per il G7 in programma alla Reggia di Venaria Reale a fine settembre. Sul piede di guerra i commercianti del centro storico.
Ad oggi non sanno ancora nulla su cosa dovranno fare e lamentano il fatto che per un summit dove si parlerà di lavoro, loro non solo non percepiranno l’incasso, ma dovranno lasciare a casa e pagare i dipendenti.
Hanno quindi inviato al premier Gentiloni una lettera che riportiamo qui di seguito:
“Formuliamo la presente a nome e per conto di tutti gli esercizi commerciali che direttamente e indirettamente saranno coinvolti per l’evento programmato. Ci teniamo ad evidenziare – si legge nella lettera – la nostra viva preoccupazione per i disagi che potrebbe subire tutta la città e soprattutto per le attività del centro storico che saranno interessate dalle varie misure di sicurezza che limiteranno l’accesso dei clienti ed ultima ma non meno importante la chiusura al pubblico della Reggia per due settimane.
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Come è risaputo Venaria Reale è una città turistica e soprattutto le attività del centro storico vivono prevalentemente degli introiti generati dalla Reggia Sabauda, un fermo di questa entità rischia di far degenerare una situazione già critica per la crisi economica che ormai si protrae da anni, mettendo a repentaglio lo stipendio di circa 200 persone, suddivise su 50 aziende, che in questa zona della città vi lavorano percependo un reddito per il sostentamento loro e delle loro famiglie.
A tutt’oggi non abbiamo notizie sull’organizzazione generale dell’evento, sulla possibilità di lavorare con gli addetti ai lavori, sulla possibilità di mantenere attivo il commercio stanziale attraverso la fruibilità da parte dei clienti del centro storico, visto che quello forestiero sarà inesistente a causa della chiusura della Reggia.
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Le ultime due settimane di settembre sono molto importanti dal punto di vista economico.
Un mancato incasso in questo periodo, che da sempre ha generato una scorta per l’inverno, andrà a minare la liquidità di tutte le aziende che vi operano creando una serie di disagi che si andranno a ripercuotere su tutto l’anno lavorativo.
Per poter approfondire le conseguenze sulle attività commerciali che un tale evento può far scaturire, abbiamo contattato i colleghi di Bologna, Lucca, Cagliari e Bari che questa situazione l’hanno vissuta in precedenza. Purtroppo le notizie apprese sono state molto sconfortanti per i disagi da questi subiti in termini di mancati incassi durante i due giorni dell’evento G7. Gli stessi disagi sono per noi una fonte di forte preoccupazione poiché i giorni del G7 a Venaria saranno in totale 14.
Per dare un idea degli incassi che si rischiano di perdere, forniamo dei dati oggettivi di alcune aziende situate nel centro storico, riferiti al periodo 19-09-2016 al 01-10-2016:
attività di ristorazione 34.107,00 euro – occupati 12
attività di ricettività 32.756,50 euro – occupati 15
attività di gelateria 10.580,00 euro – occupati 3
attività di calzature 11.050,00 euro – occupati 2
attività di abbigliamento 4.100,00 euro – occupati 2
attività di ristorazione 24.696,00 euro – occupati 10
e questi sono solo una minima parte.
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A fronte di quanto sopra esposto, – prosegue la missiva – vi chiediamo di prendere in considerazione la possibilità di prevedere un fondo di indennità da erogare alle aziende in caso di mancati incassi così da scongiurare gravi danni economici e qualora si ipotizzasse una chiusura totale di queste, per mancata possibilità di lavoro, di istituire una cassa integrazione speciale strettamente per il periodo in questione ad indennizzo di tutti i lavoratori.
Certi che comprenderete la nostra difficile situazione, Vi ringraziamo per l’attenzione ed in attesa di un Vs cortese riscontro cogliamo l’occasione per comunicarvi tutta la nostra disponibilità ad un incontro per meglio approfondire le tematiche esposte.”
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