TORINO – Cresce la protesta dei cittadini in seguito all’ennesimo incendio divampato mercoledì sera, 31 maggio, nei pressi del campo nomadi di via Germagnano a Torino.
Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Torino, Caselle, San Maurizio, Volpiano, Venaria Reale e l’escavatore (gos), l’oltre a Polizia di Stato, Digos, Agenti antisommossa e Polizia Municipale.
I residenti, molti con la mascherina, hanno inscenato una protesta, tentando anche di entrare nel campo rom, ma sono stati fermati dagli agenti antisommossa. Intorno all’una si sono quietati e sono tornati alle loro case.
Un ingente quantitativo di rifiuti stavano bruciando sotto al ponte della Torino-Caselle, e il fumo saliva sulla tangenziale dove pattuglie di Agenti rallentavano il traffico.
Alcune squadre dei Vigili del Fuoco e l’escavatore hanno lavorato fino alle 3 del mattino per smassare i cumuli infuocati. Sul posto è intervenuta anche Arpa per i rilievi dell’aria.
Risolvere la questione dei campi rom non è facile. Un’ipotesi che è stata fatta riguarda l’eventualità di mettere delle pattuglie dell’esercito a monitorare costantemente la zona.
[su_slider source=”media: 99248″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
GUARDA IL VIDEO
[su_slider source=”media: 110138″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
[su_slider source=”media:109265,109272″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
[su_slider source=”media: 100996,100993,100995″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]