TORINO – Nell’arco di qualche giorno dal suo ingresso in Italia, aveva già perpetrato una serie di crimini, provocando anche delle lesioni ad una ottantenne.
Gli agenti della Squadra Volante, guidati dal loro intuito ed esperienza, lo hanno individuato e sottoposto a fermo.
Si tratta di un settantenne di origine polacca, da pochissimo tempo nel capoluogo torinese; lo stesso, 5 giorni fa, si era reso protagonista di una efferata azione di violenza nei confronti di una cittadina italiana, classe 1938, avvicinata alle casse di un supermercato di via Nizza con la scusa, inizialmente, della piccola somma di 10 centesimi. La signora ha acconsentito, credendo che l’uomo si trovasse in difficoltà; quest’ultimo però, l’ha seguita fuori dal supermercato, e percorse alcune centinaia di metri, l’ha aggredita alle spalle e colpita alla testa, facendola cadere per terra. Poi ha continuato a colpire la signora con dei pugni al viso, e, dopo averle rubato il portafogli, è scappato.
La vittima ha riportato un politrauma al viso ed è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 15 giorni.
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Il giorno successivo, una Volante impegnata attivamente nel controllo del territorio cittadino, ha notato un uomo percorrere a piedi via Genova; questi, alla vista della pattuglia di Polizia, ha tentato di confondersi fra i passanti. Gli agenti hanno ricordato le fattezze del rapinatore descritto dalla vittima e ripreso anche dalle telecamere di videosorveglianza del supermercato: trovando dei riscontri, lo hanno fermato per un controllo.
Questi ha fornito agli agenti il documento d’identità, ma, durante il controllo, ha continuato a mantenere un atteggiamento molto nervoso.
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Indagini condotte nei confronti dell’uomo nell’immediatezza hanno rivelato che era giunto in Italia lo scorso 21 aprile, da Barcellona, e aveva preso sistemazione presso un albergo del centro cittadino. La perquisizione condotta a suo carico, estesa anche alla camera d’albergo, ha consentito il rinvenimento di svariati portafogli e borsette da donna, nonché un telefono cellulare Huaweii di provento furtivo (furto consumato proprio il giorno del suo arrivo in Italia) subito restituito ala legittima proprietaria.
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In virtù degli elementi raccolti, dai quali sono emersi chiari indizi di colpevolezza relativamente alla rapina perpetrata il giorno prima, e ritenuto che l’indiziato non ha una dimora fissa, né un’attività lavorativa, ma ordinariamente è dedito all’accattonaggio, circostanza confermata dal personale di sorveglianza del supermercato, ed alla ricettazione di beni di provenienza delittuosa, l’uomo è stato sottoposto a fermo per rapina aggravata e denunciato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e lesioni personali.
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