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CASTELLAMONTE – Il Comitato di via Piccoli via Ghiaro risolleva la questione del teleriscaldamento

 

CASTELLAMONTE – “Come Comitato assumiamo una netta posizione di denuncia circa le “bizzarre” modalità di gestione della centrale di via del Ghiaro da parte della società Eurotecenergia, nella realtà dei fatti assolutamente irrispettose delle norme di legge, e le solite mezze verità, anche in questa occasione condite da strane dimenticanze anche dei suoi doveri istituzionali verso i cittadini, del vice sindaco Maddio in merito all’argomento in questione.”

Ad affermarlo è il comitato via Piccoli/via del Ghiaro a Castellamonte attraverso un comunicato:

“In merito è quindi d’obbligo evidenziare che in data 18 gennaio 2017 la Città Metropolitana, Servizio Qualità dell’Aria e Risorse Energetiche, i cui funzionari sono stati incontrati dal Comitato nel mese di febbraio, ha emesso un provvedimento di diffida (l’ennesimo indirizzato in via del Ghiaro, visionabile da chiunque presso l’Albo Pretorio on-line dell’Amministrazione emittente) nei confronti della Eurotecenergia, società che gestisce la centrale di teleriscaldamento dal 2013 dopo la disastrosa gestione ASA, a seguito delle diverse violazioni delle norme di riferimento, compreso il Codice dell’Ambiente, e in particolare con riferimento all’accensione di una caldaia a biomassa formalmente non ricompresa nell’atto autorizzativo originario della Città Metropolitana. Dalla diffida emerge inoltre, cosa preoccupante, come per più volte consecutive nei mesi di novembre e dicembre 2016, in presenza di funzionari dell’Arpa e della Città Metropolitana, non è stato possibile effettuare i controlli delle emissioni in atmosfera previsti normativamente in quanto la ditta incaricata dei campionamenti delle polveri (incaricata da Eurotecenergia), stranamente tutte le volte, non disponeva della strumentazione necessaria per effettuare il suo lavoro.”

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E prosegue: “Inoltre all’atto del controllo in data 15/12/2016 (dopo precedenti diversi rinvii), viene constatato dagli enti preposti alla vigilanza che oltre all’utilizzo di una caldaia mai autorizzata risultava volutamente esserci immissione, nei fumi di scarico della stessa caldaia, di aria falsa tale da distorcere le emissioni dal camino (trucchetto già in uso ai tempi della gestione ASA) e renderle quindi meno inquinanti; appena disattivata l’apparecchiatura di aspirazione, che immetteva appunto tale aria falsa, le emissioni in atmosfera, guarda caso, sono immediatamente schizzate ben oltre i limiti previsti dalle norme di riferimento. Anche in tale data peraltro l’azienda incaricata del campionamento non disponeva, nuovamente e guarda caso, dell’attrezzatura idonea ai rilievi ambientali per cui il personale Arpa presente constatava che il campionamento non potesse che essere considerato meramente conoscitivo anche perché comunque effettuato su impianto non autorizzato e rimandando il definitivo controllo a data non oltre il 28/02/2017. In tale contesto di mancato rispetto della legge, il vice sindaco Maddio il 12/01/2017 emette, invece di preoccuparsi dell’insana gestione delle caldaie a biomassa della centrale da parte della società Eurotecenergia e capire il perché dei problemi tecnici che da anni caratterizzano l’impianto, una ordinanza contingibile e urgente per ordinare all’azienda suddetta, in spregio delle autorizzazioni della Città Metropolitana, ente superiore, l’accensione di tutte le caldaie a biomassa della centrale di via del Ghiaro ovvero due in totale di cui una mai autorizzata all’esercizio dalla stessa Città Metropolitana e creando di fatto i presupposti per emissioni in atmosfera oltre i limiti di legge (come già constatato il 15/12/2016), il tutto adducendo a una situazione di emergenza per il freddo intenso di gennaio e garantire il riscaldamento agli edifici collegati alla rete di teleriscaldamento.”

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Il Comitato insieme ai propri legali sta quindi valutando in tale contesto, e nell’attesa dei risultati degli autocontrolli ovviamente effettuati da Eurotecenergia l’ultimo giorno utile rispetto alle determinazioni contenute nella diffida della Città Metropolitana ovvero il 28/02/2017 e quindi “in condizioni molto meno gravose rispetto a dicembre e gennaio scorsi oltre alla documentazione comprovante gli adempimenti obbligatori richiesti dalla stessa Città Metropolitana nel rispetto di quanto previsto dal Codice dell’Ambiente (che a Castellamonte a quanto pare è considerato carta straccia), se presentare esposto ai competenti enti a difesa della salute dei cittadini castellamontesi (che ricordiamo respirano tutti quanto esce dai camini della centrale di via del Ghiaro causa l’effetto dei venti locali) per possibile abuso in atti d’ufficio, mancata vigilanza e quindi tutela della salute pubblica causa ripetute violazioni del Codice dell’Ambiente da parte della società che gestisce il teleriscaldamento come oggettivamente rilevate nel tempo dagli organi di controllo preposti. Attendiamo nel frattempo – conclude – che il vice sindaco Maddio come da promesse dell’autunno scorso si renda disponibile (per ora solo tante parole …..) per un tavolo di confronto sul problema più generale dell’area ASA e delle attività che vengono ivi svolte tenuto conto delle palesi perplessità più volte sollevate in merito dalla Città Metropolitana (perplessità apprezzabili da documenti ufficiali che solo il sig. Maddio, stranamente di fronte alla realtà dei fatti, continua a non avere) ma anche considerati i danni patrimoniali arrecati alle proprietà private del quartiere Borgonuovo e della frazione S. Antonio per la vicinanza della suddetta aerea, danni che presto saranno quantificati e comunicati ufficialmente a seguito di specifica perizia CTP e per i quali si chiederà formalmente conto all’Amministrazione Comunale a fronte del suo annoso immobilismo.”

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