VENARIA REALE – “Volevano farmi chiudere perché non avevo presento la fideiussione”. E’ l’amaro sfogo di Orietta Colivicchi da giugno titolare del ristorante “Il Capitolo” di via Canale 25.
“Tutta colpa delle tasse occupazione suolo, commercialisti, lunghe e costose burocrazie, balzelli e pagamenti d’ogni tipo da onorare e ora, ciliegina sulla torta, l’Amministrazione comunale notifica una ordinanza di sospensione dell’attività per mancata presentazione polizza monetizzazione parcheggi.”
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“Mi chiedono una cauzione di 23mila euro a garanzia in ottemperanza delle normative regionali che prevede in poche parole il pagamento dei parcheggi – ammette sconsolata Colivicchi- Il Capitolo purtroppo non ha parcheggi, dopo la ristrutturazione di piazza Atzei non ci sono posti auto. Io ho investito in questa città, assumendo personale e loro mi fanno chiudere se non do queste garanzie in pochi giorni. Sarei disposta a pagare i posti auto se ci fossero”.
Questo l’effetto che ha portato una liberalizzazione delle licenze di bar e ristoranti, ma se si andiamo ad approfondire i nuovi paletti che la Regione ha deciso di piazzare, ad iniziare dalla disponibilità di parcheggi, le maglie sembrano ancora più strette. Cadono i vecchi limiti, quelli sulle distanze tra un esercizio e l’altro, oppure sul numero di pubblici esercizi a seconda delle zone commerciali della città. Ma arrivano limiti molto burocratici, che metteranno un freno deciso a chi vuole aprire un’attività o a chi l’ha appena aperta. La legge Regionale , infatti prevede che chi vuole alzare la serranda ora debba farsi carico della messa a disposizione di uno o più stalli di sosta calcolati sulla base della superficie del negozio. Se è inferiore a 25 o 35 metri quadri, in base alla zona, non ci sono problemi.
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Se è superiore bisogna fornire da un minimo di uno fino a otto posti e più. Al “Capitolo” ne sono stati calcolati 7 e se non è in grado di garantire e realizzare nuove aree di sosta a rotazione dovrà pagare una quota a parcheggio al Comune. Oltre al danno arriva la beffa e sì perché i posti mancanti si trasformano in denaro da far confluire in un fondo con cui il Comune, nelle diverse zone, monetizzerà parcheggi o opere pubbliche. “Ho lasciato il mio lavoro di agente di commercio per investire a Venaria e ora mi fate tirare giù le serrande e anche se dovessi chiudere sono obbligata a pagare i parcheggi fantasma . Abbiamo rilevato il locale dopo che era stato chiuso da un po’ di tempo, stiamo cercando di risalire piano piano e ripagarci i debiti, anche se le tasse sono troppe e i soldi se ne vanno tutti lì”.
Secca la risposta dell’assessore al commercio Claudia Maria Nozzetti “Questa è una tassa regionale e l’amministrazione deve attuarla; con la signora Colivicchi le abbiamo provate tutte per venire incontro, con opportune strategie per scavalcare la fideiussione che rimane un baluardo irremovibile e attendiamo ancora che venga depositata in documento originale da custodire in cassaforte”.’
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