TORINO – Medici Senza Frontiere (MSF) cerca nuovi volontari per un progetto avviato all’interno dell’ex MOI: un programma d’informazione socio-sanitaria all’interno dell’ex Moi per aiutare le persone che abitano la struttura a conoscere e utilizzare correttamente i servizi sanitari territoriali.
Mercoledì 1° marzo alle 19,30 presso la sede del Gruppo di Torino, a via Cernaia 30, si terrà un Open Day per presentare le attività e raccogliere adesioni.
Nelle palazzine dell’Ex Villaggio Olimpico vivono circa 1.300 persone, tra cui una quarantina di famiglie e numerose donne e minori di circa trenta nazionalità diverse, in condizioni di precarietà. Come tutte le persone presenti sul territorio italiano avrebbero diritto all’assistenza medica, ma per barriere burocratiche o linguistiche una parte rilevante di loro non è iscritta al Servizio Sanitario Nazionale, non ha un medico di famiglia e non ha facile accesso a cure di cui potrebbero avere bisogno.
Il servizio di MSF all’interno dell’Ex-MOI fornisce informazioni e indirizza le persone ai servizi sanitari pubblici del territorio. I volontari si occupano inoltre della formazione di alcuni abitanti delle palazzine, affinché possano aiutare in prima persona le proprie comunità di riferimento e organizzano eventi di sensibilizzazione. I volontari si avvalgono della collaborazione dell’Azienda Sanitaria Locale, del Comitato di solidarietà rifugiati e migranti attivo all’interno dell’ex Moi e di altre associazioni locali.
Non bisogna essere medici per diventare volontari all’Ex-MOI. Basta avere un po’ di tempo, spirito di partecipazione e condivisione dei valori alla base dell’iniziativa, perché per MSF gran parte del problema dell’ex-MOI, come di altri insediamenti informali in Italia, risiede nell’isolamento e nella marginalizzazione di cui i suoi abitanti sono vittime.
“Nell’Ex-MOI vivono uomini, donne e bambini che sono fuggiti da conflitti e violenze indicibili, in gran parte titolari di protezione internazionale e umanitaria, che adesso vivono nella nostra città. Non potevamo ignorarli e fare finta che non esistessero. I nostri sforzi vanno nella direzione della loro inclusione sociale, a partire da un contatto diretto con loro e dalla promozione di un corretto utilizzo dei servizi sanitari del territorio” sottolinea la dott.ssa Elena Mazzola, volontaria del gruppo MSF di Torino.
[su_slider source=”media: 99550,100976,100975″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
Si tratta di un progetto “pilota” perché per la prima volta i volontari locali prestano un servizio diretto ai beneficiari sostenendo questa iniziativa di MSF. Il gruppo continuerà anche le proprie attività di sensibilizzazione e raccolta fondi sul territorio per tutte le attività di MSF nel mondo e l’Open-Day sarà un’importante occasione per conoscere tutto questo.
[su_slider source=”media: 100996,100993,100995″ limit=”100″ width=”1600″ height=”220″ title=”no” pages=”no” autoplay=”3000″]
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore. Ci scusiamo per i loghi evidenti su foto e video ma siamo obbligati a causa di alcuni colleghi per niente professionali
Per restare sempre aggiornato con le notizie di ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.