MATHI – Ufficializzati i nomi dei due giovani che vestiranno i panni del Filandè e della Bela Filandera, le maschere storiche del Carlevà ‘d Mathi.
Saranno quindi Jacopo Lenti ed Elisa Sopetti ad aprire la sfilata – giunta alla sua 70esima edizione – in programma domenica 5 febbraio a partire dalle 14,30 lungo via Trieste, via Borgonuovo e via Santa Lucia. «Quando mi hanno chiesto di impersonare il Filandè – racconta Jacopo, 20 anni, studente al secondo anno della facoltà di Matematica all’università di Torino – è stata per me una sorpresa incredibile, non me lo sarei mai aspettato. Non ho potuto rifiutare: sarà un’occasione unica per vivere il Carnevale da tutto un altro punto di vista, tanto più perché finalmente la sfilata ritorna dopo anni di attesa. In tutto il paese ci sarà un clima di festa e serenità, tra musica, travestimenti e carri spettacolari». Accanto a lui ci sarà la 19enne Elisa, studentessa al primo anno della facoltà di Economia Aziendale all’università di Torino.
«A casa mia si è sempre respirata aria di Carnevale – svela la giovane Filandera, figlia di Carlo, factotum e anima del comitato – mio padre è parte attiva dell’organizzazione e mia madre ha vestito i panni della maschera del suo paese natale. Quando si è presentata l’occasione è stato naturale accettare e rappresentare il mio paese». Entrambi sono animatori dell’oratorio San Raffaele, dove sabato 4 febbraio ci sarà la festa con i più piccoli e l’investitura ufficiale. «Quando ero piccolo – prosegue Jacopo, appassionato di calcio e di ciclismo – ogni anno tiravo fuori il mio vestito da Goku, uscivo a lanciare coriandoli e mi divertivo un mondo, quindi consiglio a tutti, bambini e non, di fare lo stesso perché il Carnevale a Mathi è una festa unica».
La Bela Filandera è emozionata. «Si sono create molte aspettative sul ritorno della sfilata – conclude la 19enne Elisa – ma penso che il nostro paese abbia bisogno di iniziative che coinvolgano la gente per far rivivere e non far perdere le tradizioni. Il nostro Carnevale è da sempre considerato uno dei più importanti e ricchi del Canavese che purtroppo, a causa della crisi, è rimasto nel cassetto per qualche anno. Per questo lanciamo un appello a bambini e genitori: quel giorno non state chiusi in casa, ma venite al Carnevale, magari portate anche i vostri amici così da poter passare insieme un pomeriggio di festa e allegria».
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