RIVAROLO CANAVESE – La ferrovia “canavesana” verrà potenziata. È questa l’intenzione della Regione Piemonte, che, questa mattina, ha incontrato i Sindaci a palazzo Lomellini.
Luigi Robino, Direzione Regionale Opere pubbliche, Difesa suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica, ha affermato che l’intenzione della Regione Piemonte non è certo quella di chiudere la linea ferroviaria, in considerazione del fatto che è necessaria e trafficata da numerosi pendolari.
A documentare quest’affermazione, la richiesta di contributo allo Stato per la messa in sicurezza del tratto compreso tra Rivarolo Canavese e Settimo Torinese, per un importo di oltre otto milioni di euro e di oltre cinque milioni di euro per l’elettrificazione della tratta Rivarolo-Pont.
«Non stiamo pensando di ridurre, anzi di potenziare – ha affermato Robino – stiamo anche cercando di capire se sarebbe meglio che a gestire tutto fosse soltanto RFI. Per quanto concerne la messa in sicurezza del tratto Rivarolo- Settimo, Gtt può già far partire il progetto e pensare al primo lotto. Purtroppo i ritardi sono, in parte, dovuti anche a questo: per questioni di sicurezza in diversi tratti si deve rallentare. Per il resto stiamo lavorando per capire e risolvere gli altri problemi che causano i ritardi.»
Presenti all’incontro qualche Amministratore. Il Sindaco di Bosconero, Paola Forneris, ha sottolineato quello che per Bosconero è un problema non indifferente: tutte le volte che il passaggio a livello è chiuso, il paese è isolato e non raggiungibile, nemmento da ambulanze. «Con il passaggio del treno ogni quarto d’ora/venti minuti è un dramma. Il paese è continuamente isolato. Oltre alle questioni di sicurezza, c’è anche un problema di traffico, specialmente negli orari in cui i ragazzi escono da scuola, anche perchè il passaggio a livello attraversa la via principale che conduce in paese. Abbiamo, a suo tempo, avanzato una proposta che prendeva in considerazione il cavalcaferrovia già esistente verso San Benigno, poi, però, il debito Asa ha congelato le risorse dei Comuni e non se n’è fatto più nulla. È necessario trovare una soluzione.»
«Faremo un sopralluogo a questo cavalcaferrovia – ha risposto Robino – e vedremo cosa si può fare.»
Un altro problema, rimarcato durante l’incontro, riguarda i collegamenti, anche su gomma tra i paesi. Levone, ad esempio, non è collegato con Cuorgnè, e, per Rivarolo, ha due corse giornaliere. L’obiettivo della Regione Piemonte è di rivedere tutto ciò che concerne il trasporto, sia su gomma che ferroviario, cercando di collegare in qualche modo anche la zona montana, in modo da incentivare il turismo. E poi, a Rivarolo, c’è la questione parcheggi. La gente preferisce, visti quaranta minuti di percorrenza tra Pont e Rivarolo poiché la tratta non è elettrificata, arrivare in stazione con la macchina. Solo che i parcheggi a disposizione sono saturi, ed è “necessario implementarli”, come ha rimarcato il Sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno. Infine qualche rimpianto per la tratta ferroviaria Rivarolo-Castellamonte, chiusa ormai da anni.
Non resta che attendere gli sviluppi. Certo è che le problematiche, inerenti la “canavesana”, lamentante dai pendolari, esistono da circa trent’anni e non sono mai stati risolti. Che sia la volta buona?
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.