BRANDIZZO – Pare essere ad una svolta la questione della “doppia rotatoria”.
Il presidente del Comitato Cittadino per la messa in sicurezza dell’intersezione stradale tra via Torino, via Barra e il nuovo sottopasso viario, Rino Sinopoli, afferma: “Già da qualche tempo è arrivata la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti inerente al sopralluogo recentemente effettuato, ma l’amministrazione Buscaglia ed il vicesindaco Merlo, che si definiva ‘’sereno’’, tacciono. Ecco perché: avevamo ragione!
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato tutte le nostre perplessità e preoccupazioni sulla pericolosità della doppia rotatoria; la relazione del Ministero certifica, infatti, che l’intersezione a doppia rotatoria in via Torino non è a norma di legge e del Codice della Strada e deve essere messa in sicurezza.
I funzionari del Ministero – prosegue Sinopoli – affermano a chiare lettere che quanto realizzato dal Comune e da RFI “presenta profili di conflitto con la normativa tecnica di riferimento per la costruzione e la segnaletica delle intersezioni a rotatoria e di insicurezza per la circolazione di persone e mezzi”.
Si legge nella relazione di sopralluogo: “in particolare, secondo gli autori dell’esposto, Sinopoli e Deluca, la deleteria modifica del progetto originario operata dall’amministrazione comunale con due rotatorie ravvicinate causa confusione nella rapida interpretazione ed attuazione dei diritti di precedenza per i veicoli immessi tra le due rotatorie e tra gli opposti sensi di marcia, rappresenta un pericolo per la circolazione stradale e rende difficoltoso il transito dei mezzi pesanti”.
Nella relazione i funzionari del Ministero riscontrano e mettono nero su bianco che a rendere pericolosa l’intera intersezione sono state le modifiche richieste dall’assessore Merlo, che non può nemmeno giustificare il tutto come un errore, poiché a nulla sono valsi i numerosi e dettagliati esposti al Comune, ad Rfi e Italferr, al Prefetto, alla Procura della Repubblica, i numerosi articoli sui giornali ai quali alle volte hanno anche ribattuto, dove descrivevamo nei dettagli le criticità sollevate, oggi tutte confermate dai tecnici funzionari del Ministero e dai funzionari della Polizia Stradale.
Se ne sono infischiati e sono andati dritti per la loro strada, esercitando pressioni con Rfi ed Italferr, per far realizzare un’opera pericolosa e non conforme, consapevolmente, che ancora attualmente mette in pericolo la sicurezza di automobilisti, pedoni e fasce deboli.
E’ mai possibile che in giunta e nella maggioranza nessuno si sia mai alzato per dire signori, cosa stiamo facendo? Sono indifendibili, tutti!
La rotatoria ad otto come da progetto esecutivo, era conforme alle normative vigenti e così doveva essere realizzata, ma l’amministrazione avrebbe dovuto prevedere, come suo preciso dovere, una viabilità alternativa per i mezzi pesanti che, nonostante i tempi disponibili, non è stata prevista affatto. Anzi, è vigente da anni il divieto di transito per tali mezzi, totalmente inosservato e a quanto ci risulta, mai perseguito e sanzionato, come abbiamo sempre sostenuto, e così, come rimedio dell’ultimo momento hanno chiesto e ottenuto, con non poche insistenze, di separare le due rotatorie, rendendo l’intera opera pericolosa e non conforme, come certificato dai funzionari che scrivono: “il Comune dimenticò di segnalare ad Rfi di aver consentito il transito nel centro cittadino ad autobus e mezzi pesanti di lunghezza superiore agli 11 metri” e ancora “il preesistente incrocio a “t” era già gravato dal traffico pesante inspiegabilmente autorizzato per accedere alle ditte EdilBisello e Pegaso Servizi”.
Negli esposti Sinopoli – Deluca sono documentate laboriose ma vietate manovre di grossi mezzi per accedere alla ditta EdilBisello, consentite pare dall’amministrazione comunale in deroga al divieto vigente”. I funzionari – continua Sinopoli – proseguono poi con le numerose non conformità sulla segnaletica ed altri aspetti che saranno consultabili nella relazione integrale che pubblicheremo on-line e nelle bacheche comunali.
Inoltre i tecnici affermano che “nella progettazione deve essere riservata la massima attenzione alla mobilità debole costituita da pedoni e ciclisti che rallentano il traffico veicolare e non devono subire condizioni di circolazione rischiose”, confermando le preoccupazioni espresse dal Comitato Cittadino e da Alternativa Civica.
La soluzione proposta dal Ministero: “per alleviare e ridurre l’impatto negativo delle opere realizzate, si potrebbe valutare l’opportunità di regolare il traffico proveniente da via Barra con l’obbligo di fermarsi e dare la precedenza a via Torino e conservare la sola rotatoria a nord su via Torino all’uscita del sottopasso. Tale soluzione, peraltro, ripristinerebbe la distanza minima consentita tra l’intersezione ed i passi carrai di via Barra”.
Sottolineo – conclude – che anche lo spostamento più volte denunciato dei passi carrai è stata voluta fortemente da questa amministrazione, ben consapevole di violare tutte le normative di riferimento ed ora confermato anche dai tecnici del Ministero. Ma allora per quali motivi questa amministrazione si è così adoperata per farlo ugualmente realizzare? Ci sono forse ruoli privati in commistione con i ruoli pubblici che i cittadini dovrebbero sapere?”
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe Deluca, aggiunge: “Oltre agli esposti presentati da Alternativa Civica e dal Comitato Cittadino era stata fatta una raccolta firme molto sentita dalla popolazione per la messa in sicurezza dell’incrocio dove migliaia di cittadini avevano aderito.
Tutte le modifiche al progetto sono state richieste dall’assessore Merlo e dal sindaco, abbiamo tutti i documenti, così come li ha la Procura, il Ministero delle Infrastrutture e la Prefettura.
La responsabilità di tutte le omissioni, della situazione di pericolosità e di mancato rispetto delle norme e leggi vigenti che sono state riscontrate dal Ministero dei Trasporti è solo dell’assessore Merlo, del sindaco Buscaglia e della sua maggioranza!
A fronte di circa 12 milioni di euro spesi a Brandizzo da RFI per la soppressione dei passaggi a livello è assurdo che i brandizzesi debbano pagare gli errori e l’incapacità di chi amministra!”
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