BRANDIZZO – Sulla pericolosità della doppia rotatoria di via Torino, interviene il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“A seguito di tutti gli esposti presentati dal Comitato Cittadino e dal gruppo consiliare Alternativa Civica all’attenzione del Prefetto e della Procura della Repubblica, – afferma il presidente del Comitato Cittadino per la messa in sicurezza dell’intersezione stradale tra via Torino, via Barra e il nuovo sottopasso viario, Rino Sinopoli – dove evidenziavamo la pericolosità dell’intersezione stradale con doppia rotatoria tra via Torino, via Barra e il nuovo sottopasso viario e richiedevamo un’urgente messa in sicurezza per tutelare l’incolumità pubblica, è stato predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un sopralluogo per verificare la pericolosità dell’intersezione. Anche l’ultimo tratto di marciapiede tra via Barra e via Torino direzione Chivasso è stato realizzato in contrasto con le normative vigenti e viene messa a repentaglio l’incolumità e la sicurezza di tutti gli utenti che lo utilizzeranno. I mezzi pesanti autorizzati invadono pericolosamente le corsie opposte ostruendo la carreggiata, l’autobus di linea per transitare è costretto a passare sopra il nuovo tratto di marciapiede e i cartelli stradali vengono periodicamente divelti. Il progetto originale approvato era diverso: perché l’amministrazione comunale ha richiesto con tale insistenza queste modifiche seppur ben consapevole che sono in contrasto e violazione alle normative vigenti e sicuramente non a vantaggio degli utenti? Chi se ne avvantaggia allora?”
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe Deluca aggiunge: “A fronte di circa 12 milioni di euro spesi a Brandizzo da RFI per la soppressione dei passaggi a livello è assurdo che i brandizzesi debbano pagare gli errori di chi amministra! Purtroppo per incapacità amministrativa e gestionale di questa amministrazione comunale gli ulteriori lavori di sistemazione della doppia rotatoria tra cui l’attraversamento pedonale rialzato, i marciapiedi, le transenne e tutti i lavori aggiuntivi, vengono realizzati a spese dei cittadini, invece sarebbe stato opportuno inserirli a suo tempo, se i progetti fossero stati accuratamente valutati dall’amministrazione, nei lavori ad esclusivo carico di RFI”.
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