IVREA – I carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione di Ivrea giovedì mattina hanno tratto in arresto C.I.C., boscaiolo rumeno di 40 anni abitante a Samone.
L’uomo aveva passato la serata con un amico italiano 28enne di Banchette in una discoteca sita nei pressi di via Gobetti a Ivrea. Al termine della serata, intorno alle due meno un quarto, i due, entrambi ubriachi, giunti in prossimità dei parcheggi hanno iniziato a discutere animosamente fino ad arrivare alle mani. Il rumeno, dopo essere stato colpito dall’amico con un pugno in faccia, lo ha colpito a sua volta e, dopo averlo fatto cadere a terra inerme, h a continuato a colpirlo con calci alla testa, fino a quando ha udito le urla di una donna, che dalla finestra della sua abitazione sita in una palazzina vicina lo ha implorato affinché si fermasse.
A quel punto il 40enne ha sollevato di peso l’amico e lo ha adagiato sul sedile lato passeggero dell’autovettura di questi, per poi telefonare ad un altro amico per chiedergli aiuto. Nel frattempo, chiamati al numero di emergenza 112 da alcuni cittadini, sono giunti sul posto i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Ivrea. A questi il rumeno ha raccontato che ad aggredire lui ed il suo amico erano stati cinque individui, dileguatisi poco prima. Nel frattempo i militari dell’Arma hanno chiesto l’intervento dei sanitari del Pronto Soccorso di Ivrea, che hanno immediatamente trasportato in ospedale il 28enne, visibilmente in gravi condizioni. Subito dopo in caserma sono state sentite le persone informate sui fatti, tra cui alcuni abitanti della zona e lo stesso rumeno, che aveva ancora abiti e scarpe sporche di sangue. Dopo aver tentato per un po’, invano, di convincere i militari della sua versione dei fatti, è stato egli stesso a crollare e a confessare.
Tra le lacrime, il 40enne ha riferito che a scatenare la violenta discussione era stata qualche “sgasata” di troppo che lui aveva dato alla macchina ancora parcheggiata del suo amico, provocando così la sua ira. Così questo era andato a strappargli le chiavi e subito dopo aveva cominciato ad insultarlo per poi colpirlo con un pugno. Da lì è seguito tutto il resto, che per poco non si è trasformato in tragedia. Il giovane di Banchette, che ha riportato anche plurime fratture del massiccio facciale, è stato ricoverato dapprima all’Ospedale di Ivrea e poi trasportato al San Giovanni Bosco di Torino, in prognosi riservata. Calin è stato quindi dichiarato in arresto per lesioni personali aggravate e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto presso il carcere eporediese. Sabato mattina, dopo l’udienza di convalida, il Gip di Ivrea ha disposto nei confronti del rumeno l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
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