LUCCA – I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lucca, del Norm della Compagnia e della Stazione di Altopascio, hanno arrestato due fratelli albanesi che la sera dello scorso 7 febbraio, insieme ad altri complici, aggredirono tre rumeni, ferendone gravemente uno.
Si tratta di O.C., 25 anni, senza fissa dimora e del fratello L.C., 34 anni, residente a Montecatini Terme (PT), entrambi con qualche precedente.
L’aggressione è scaturita da una lite cominciata qualche tempo prima su WhatsApp tra un ragazzo rumeno all’epoca 17enne e C.O., entrambi membri dello stesso gruppo della nota applicazione di messaggistica mobile. Il 25enne aveva postato delle espressioni “particolari” nei confronti di una ragazza e per questo era stato escluso dal gruppo da parte del giovane rumeno, amministratore del gruppo stesso. Da qui il risentimento dell’albanese all’origine dell’astio tra i due, che pian piano è cresciuto arrivando dapprima alle minacce e poi al fatidico scontro: C.O. e il 17enne rumeno, infatti, si danno appuntamento ad Altopascio il 7 febbraio, per “chiarire” la vicenda. O.C. con il fratello e altri cinque giovani rimasti, al momento, sconosciuti, organizzano una spedizione punitiva e arrivano all’appuntamento muniti di corpi contundenti, tirapugni cacciaviti e forse un coltello; non appena vedono il 17enne, accompagnato dal padre e dal cugino, li aggrediscono violentemente.
Tutti e tre i rumeni restano feriti, coperti di calci e pugni, ma il più grave è il cugino 23enne, il quale viene colpito più volte dopo essere caduto in terra, anche con un calcio alla testa e con un’arma da punta (forse un cacciavite) che penetra nel cranio per diversi centimetri. Lo stesso, viene quindi portato in ospedale in condizioni gravissime e rimane a lungo in stato di coma grave all’Ospedale Cisanello di Pisa, a seguito della frattura dell’osso frontale, con emorragia ed edema cerebrale, oltre alla frattura delle ossa del naso. Nella rissa rimane ferito anche L.C., colpito da un fendente alla coscia, ma in modo lieve e ricoverato al nosocomio di Pescia.
La feroce aggressione è stata rapidissima, concludendosi in pochissimi minuti con la fuga degli aggressori a bordo di due autovetture con le quali avevano raggiunto il luogo.
Venerdì i Carabinieri del Comando Provinciale, coadiuvati dai colleghi dell’Arma territorialmente competente, hanno rintracciato C.O. a Milano e il fratello a Montecatini Terme, notificandogli il provvedimento ed associandoli al carcere di San Vittore a Milano ed a quello di Pistoia, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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