IVREA – Siamo in attesa, a giorni, della pubblicazione del nuovo bando, che dovrebbe, secondo le previsioni coinvolgere 40mila ragazze e ragazzi, numero che si avvicinerebbe a quello del 2015, arrivato a 50mila totali.
È un traguardo ambizioso che è reso possibile grazie al lavoro svolto dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale e alle risorse stanziate dalla Legge di stabilità e da altri provvedimenti normativi. Le somme attualmente disponibili consentono di finanziare una buona parte dei progetti presentati, ma c’è l’impegno del Governo a reperire ulteriori risorse per finanziare anche quelli che, ritenuti idonei, non hanno raggiunto la soglia di punteggio per rientrare nel bando, per consentire il coinvolgimento di un maggior numero possibile di ragazzi e ragazze.
Tra le organizzazione, di I classe, accreditate al deposito dei progetti: Arci Servizio Civile. La più grande associazione italiana no-profit dedicata esclusivamente al servizio civile che mette a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni l’opportunità di dedicare un anno della propria vita per conoscere se stessi, agire per promuovere i diritti delle persone, partecipare alla vita sociale, costruire le condizioni pratiche per la pace. Tra le sue articolazioni locali Arci Servizio Civile Torino:
“Puntare sul Servizio civile rappresenta sicuramente un’opportunità per i giovani da cui possono derivare concreti benefici per l’intera comunità sociale – spiega Marilisa Schellino responsabile di ASCTorino – Abbiamo presentato 14 progetti di cui 3 in rete tra diverse sedi di realizzazione. I posti disponibili saranno 74. Siamo in attesa della pubblicazione del bando per rendere visibili sul nostro sito e su quello di ASC nazionale le schede sintetiche e i progetti presentati.
Alla chiamata potranno partecipare ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni interessati ad un’esperienza di cittadinanza attiva nei settori dell’assistenza, della protezione civile e dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale.
La presentazione della domanda di selezione, che andrà inviata direttamente agli Enti che propongono i progetti, dovrà essere effettuata entro la data di scadenza prevista dal bando medesimo un mese di tempo. Quindi i ragazzi e le ragazze verranno chiamati/e per un colloquio di selezione.
Patrizia Dal Santo OLP, Operatore Locale del Progetto “il Cibo giusto” afferma – Stiamo per completare, con il mese di giugno, la prima esperienza di servizio Civile presso la nostra associazione, Ecoredia, che ci ha permesso di realizzare molti dei nostri “sogni nel cassetto”: le video interviste ai produttori, lo sportello quotidiano di informazione sulle nostre attività, i laboratori nelle scuole, e molto altro. E adesso già pensiamo al progetto del prossimo anno che attende giovani appassionati del loro territorio, dell’ambiente e della ricerca di nuovi stili di vita per un futuro sostenibile. Speriamo di incontrarne molti, di questi giovani, venerdì sera allo ZAC!, dalle 19 in avanti, per l’appuntamento pensato e organizzato dai ragazzi che hanno svolto il loro servizio a Ivrea quest’anno”.
“Il servizio civile – testimonia Carlotta – è anzitutto un’esperienza tangibile, concreta. La puoi vedere e toccare nelle attività di tutti i giorni, nelle persone che incontri, nei luoghi che scopri.”
“Ho sempre solo studiato – aggiunge Sara – quindi per me scegliere un percorso di questo tipo significava mettermi alla prova e rendermi conto di cosa so fare e cosa no nel concreto di tutti i giorni”, e ancora Lucille “incontrare persone nuove, amici e un ambiente sano e piacevole” e Margherita “un occasione concreta di avvicinarsi al mondo del lavoro per ben un anno”.
Insomma: È un’esperienza non solo di altro e con gli altri ma di te e attraverso te.
Potremmo dire che è un’esperienza a tutto tondo.
Un anno intenso, di crescita personale, di scoperta delle singole realtà del territorio nell’ottica di mettersi in gioco, sfidando i propri limiti e pregiudizi in una continua ricerca di sé e delle altrui diversità. È stata un’esperienza arricchente, nonostante i momenti di difficoltà, forti del fatto che
da uno scontro può nascere un confronto costruttivo.
A chi consigliare il servizio civile?
A tutti, non solo a quei ragazzi che non sanno dove sbattere la testa, alla ricerca disperata di un
impiego, ma anche a quelli che magari già ce l’hanno e sentono che quello non è il loro posto.
Per tutti gli approfondimenti: www.obiettivonews.it
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