CHIVASSO – La Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione ad una ordinanza di misure cautelari personali, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ivrea, Dott. Alessandro Scialabba, nei confronti di tre persone, C.C. di anni 58, (obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria) , C.C., di anni 53 (obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria), C.A. di anni 49 (obbligo di dimora), a seguito della bancarotta fraudolenta della V.A.S.A.S. S.p.A., concessionaria di auto attiva da oltre sessant’anni nel Canavese, attraverso la sua sede di Chivasso.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea (Sost. Proc., Dott. Giuseppe Drammis), sono state avviate dal Nucleo Polizia Tributaria Torino nel 2014 con una trentina di perquisizioni tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Puglia, e hanno preso le mosse dal dissesto della concessionaria di Chivasso manifestatosi ad inizio del 2013. La situazione si era ulteriormente aggravata verso la fine dell’anno, periodo in cui è avvenuta la cessione del 92% delle azioni ad un prezzo pari all’1% del valore nominale, ammontante a 1 milione di euro.
Lo stato di decozione si è quindi esteso, comportando la perdita del posto di lavoro per gli oltre 30 dipendenti.
Gli accertamenti condotti hanno disvelato un’opera di spoliazione dalla VASAS per oltre due milioni di euro, attuata anche facendo ricorso all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. A seguito delle preliminari investigazioni svolte dalle Fiamme Gialle, la Procura della Repubblica di Ivrea ha chiesto e ottenuto, in data 22 ottobre 2014, dal Tribunale eporediese
la dichiarazione di fallimento per la V.A.S.A.S. S.p.A., alla luce di uno stato di insolvenza stimato in oltre 5 milioni di euro.
Nove sono le persone, alcune delle quali ricoprivano ruoli di rilievo nella società, tuttora indagate per varie ipotesi di reato, quali la bancarotta fraudolenta e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
A tutela dei creditori, la Guardia di Finanza ha – ad oggi – complessivamente sequestrato 232 veicoli di vario tipo, comprese alcune auto storiche, gran parte dei quali celermente ceduti ad acquirenti, spesso compiacenti, a prezzi notevolmente al di sotto del reale valore di mercato, il cui incasso non era a vantaggio della società bensì degli artefici del sistema di spoliazione della V.A.S.A.S. S.p.A..
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