CASTELLAMONTE – Colpo di scena sulla cessione del ramo rifiuti ex Asa, affidata a Teknoservice.
La doccia fredda arriva dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione che ha esaminato, su esposto di Elix Ambiente (allora Ederambiente) e di Ecoverde, la gara d’appalto che si tenne nel 2012, e che, dopo una prima estromissione seguita dalla riammissione in seguito alla sentenza del ricorso al tar, ha visto Teknoservice, aggiudicarsi l’appalto nel 2013.
Edereambiente, che all’epoca aveva partecipato alla gara in ATI con San Germano, ha richiesto all’Anac di riesaminare l’intera procedura del bando.
Secondo l’Anac, che lo scorso 23 marzo ha inviato comunicazione a tutte le parti in causa, “la fidejussione presentata da Teknoservice con la domanda di partecipazione, quale garanzia per il pagamento del prezzo di acquisto del ramo rifiuti del complesso aziendale di Asa in Amministrazione Straordinaria non era valida , in quanto il Consorzio Fidiroma, ai sensi della normativa vigente, non poteva essere autorizzato al rilascio di garanzie nei confronti delle pubbliche amministrazioni”, a causa della mancata iscrizione all’albo competente. Teknoservice, pur ritenendo all’epoca valida la fideiussione presentata, per dimostrare la buona fede, sostituì, il 20 ottobre 2014, la fideiussione emessa da Fidiroma con una rilasciata da Fin.Igea e successivamente, il 5 novembre 2014, con una polizza rilasciata dalla Financial Guaranty Insurance Company, dichiarata dal Commissario Ambrosini, “conforme a quella richiesta dal Disciplinare di gara”.
Secondo Elix Ambiente toccherà ora al Commissario Stefano Ambrosini e al CCA (Consorzio Canavesano Ambiente) provvedere, entro 30 giorni, a “riparare la condotta criticata”, “ripristinando la legalità amministrativa violata”, aggiundicando ad un altro partecipante della procedura di gara, l’affidamento, naturalmente senza una “interruzione di pubblico servizio, in quanto resterà in capo alla Teknoservice l’obbligo di compiere la raccolta sino al nuovo subentro.
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