BORGARO – Al prossimo consiglio comunale, il M5S presenterà due mozioni, entrambe legate al tema della prevenzione dei rischi sulla tutela della salute.
«La prima – spiegano i consiglieri Cinzia Tortola e Alessandro Carozza – è la richiesta di non utilizzare per il diserbo chimico delle arie verdi pubbliche, come giardini, vialetti, piste ciclabili, giardini delle scuole, il glifosato, un fitosanitario utilizzato in modo molto diffuso a livello globale, e pare adesso presente anche nelle birre di origine tedesca, il cui principale produttore è la ditta Monsanto. La nostra richiesta, condivisa da tantissimi gruppi consiliari M5S, fa riferimento a quanto riportato dalla letteratura scientifica che richiama ad un principio di prudenza in quanto tale sostanza colpisce in maniera non selettiva ogni tipo di pianta, e risulta ad oggi classificata dall’International Agency for Research on Cancer come “probabile cancerogeno sugli esseri umani”.
Anche in Italia, le statistiche fornite dall’Ispra riportano che la presenza del glifosato è ampiamente confermata in particolare nelle acque superficiali. Le recentissime normative italiane su questo argomento richiedono in particolare che, per le aree verdi pubbliche, sia preferibile per il diserbo l’utilizzo di mezzi meccanici o fisici.
A Borgaro l’attività di diserbo è a carico di Seta da circa 2 anni ma non risulta in che modo questa venga effettuata. Chiediamo pertanto al Comune di garantire che per le attività di diserbo vengano utilizzati di norma sistemi meccanici oppure fisici». La seconda mozione è relativa alla richiesta di limitare il rischio di esposizione, in particolare nelle scuole, a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
La medesima mozione è stata presentata dai consiglieri M5S in Consiglio Regionale nel gennaio 2016, ed è stata approvata all’unanimità. «La nostra mozione – aggiungono – richiede che il Comune si proponga di avviare politiche per prevenire l’esposizione a campi elettromagnetici presso le strutture pubbliche come scuole e asili, a tutela dei minori. I recenti dati epidemiologici e la sovraesposizione continuativa, che attiva un principio di accumulo, impongono una presa di coscienza da parte delle istituzioni. È necessario oggi più che ma promuovere un uso consapevole delle tecnologie wireless i cui effetti negativi sulla salute sono tuttora oggetto di approfonditi studi scientifici. Siamo consapevoli che il Comune di Borgaro in questi ultimi 5 anni ha investito oltre un milione di euro sulle nuove tecnologie nelle scuole, dotando tutti i plessi scolastici di reti wireless, hot spot, lavagne multimediali e “regalando” agli alunni (a parte la dimenticanza del plesso scolastico di Borgaro-Mappano) un notebook da utilizzare in classe, e sappiamo che questo è uno dei “fiori all’occhiello” dell’amministrazione.
Continuamo ad essere perplessi su questa “forzatura digitale”, come abbiamo sempre manifestato in Consiglio, e non crediamo che le buone pratiche e la qualità didattica della scuola esistano in virtù di forti investimenti per i supporti digitalizzati mentre invece risultano difficili le risposte istituzionali alle richieste di manutenzione e di acquisto. E speriamo nell’intelligenza della maggioranza, che sappia cogliere lo spirito cautelativo di questa nostra richiesta senza fare generalizzazioni populistiche».
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.