NOVARA – Non è affatto semplice muoversi nel traffico cittadino di Novara, soprattutto vista le poche piste riservate, ma la bici trionfa nella gara del Trofeo Tartaruga, il premio ideato da Legambiente, che mette in competizione i vari mezzi di trasporto per scoprire il modo più veloce, economico e meno inquinante per muoversi in città.
Un trofeo che è in realtà l’occasione per rinnovare l’appello di Legambiente agli amministratori locali affinché sia data piena attuazione a un sistema della mobilità sostenibile in città, a partire proprio dall’utilizzo della bicicletta. Necessità evidenziata anche dai dati del dossier “Ecosistema Urbano” di Legambiente che vede il capoluogo piemontese ..
Il Trofeo Tartaruga si è tenuto questa mattina in occasione della tappa del Treno Verde, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che proprio dal Piemonte ha ripreso in suo viaggio per la Penisola per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita. Il percorso prevedeva la partenza (avvenuta alle ore 07:53) dalla Cittadella dell’Artigianato di Novara e l’arrivo al binario 1 della stazione centrale. I ciclisti (volontari di Legambiente e della Fiab), sono stati i primi a tagliare il traguardo percorrendo in appena 15 minuti i circa tre chilometri di percorso. A seguire, con un tempo di 18 minuti, i volontari in autobus e a seguire con 23 minuti chi si è spostato in automobile.
“Il risultato di oggi conferma ancora una volta che la macchina è il mezzo meno adatto a muoversi nel centro anche ad Novara. Così come purtroppo capita ancora in buona parte d’Italia, al suono della sveglia, per spostarsi e raggiungere il luogo di lavoro o la scuola, la maggior parte delle persone sceglie di muoversi con la propria auto privata, con evidenti disagi sia in termini di aumento del traffico che di inquinamento. – dichiara Marzia Demarchi, vicepresidente del circolo Legambiente Novara -. Anche nella nostra città, però, la bici dimostra di essere il metodo più rapido per le brevi distanze e questo ci permette di sostenere con ancora maggiore forza la necessità di aumentare e migliorare i percorsi ciclabili in città, proponendo quindi la bici come una delle principali alternative al traffico. È necessario riflettere sulle poche agevolazioni di cui questo mezzo rapido, economico e pulito, gode nella nostra città: sono ad esempio ancora poche le piste ciclabili, così come sono pochi – rispetto agli utenti già attivi – i parcheggi dedicati, per poter lasciare in piena sicurezza la propria bicicletta. Chiediamo, quindi, al Comune di trasferire quote significative di investimenti su questo fronte e in generale sulle politiche ambientali e della mobilità dolce, che possano orientare i processi sani di innovazione ed essere elementi strategici per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
La necessità di una maggiore attenzione alla mobilità urbana nella città di Novara è evidenziata anche dai dati raccolti da Legambiente nella ventiduesima edizione del rapporto “Ecosistema Urbano”. Le carenze maggiori si evidenziano per quanto riguarda l’indice di ciclabilità (calcolato da 0 a 100 valutando i seguenti indicatori: presenza biciplan, ufficio biciclette, segnaletica direzionale, cicloparcheggi di interscambio, bicistazione, contrasto furti, bike-sharing): soltanto 4,81 metri quadrati equivalenti ogni 100 abitanti, rispetto alla prima classificata Mantova 70,54 (mq_eq/100ab). Così come è ancora bassa l’estensione pro capite della superficie stradale pedonalizzata, soli 0,10 metri quadrati per abitante contro una media nazionale di 0,4.
Questo pomeriggio, invece, alle ore 17.00, nella quarta carrozza del Treno Verde – in sosta al binario 1 – la proiezione del documentario “Sulle tracce dei ghiacciai” prodotto da SD Cinematografica.
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