venerdì 29 Marzo 2024

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RIVAROLO CANAVESE – ASA: IMPUGNAZIONE DEL LODO O CONCILIAZIONE?

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RIVAROLO CANAVESE – Tante domande, perplessità, incomprensioni. La situazione dell’ex Asa non cessa di essere ingarbugliata.

A Palazzo Lomellini il Sindaco Alberto Rostagno ha convocato, nel tardo pomeriggio, i sindaci dei comuni e le ex comunità montane, nonché l’Avvocato Scaparone, per affrontare la situazione del lodo arbitrale che li condanna a pagare una cifra esosa, e decidere, quindi, cosa fare.

Il lodo condanna a pagare 37milioni di euro per quanto concerne il consorzio Asa, e 77milioni di euro per i debiti maturatati durante il periodo che conta 50milioni relativi ai debiti della “vecchia” Asa e 26milioni per l’amministrazione straordinaria.

La motivazione del lodo trova le basi nello statuto del consorzio che prevede il ripianamento dei debiti da parte dei soci.

L’Avvocato Scaparone ha illustrato due possibili strade da intraprendere. Una prima che contempla semplicemente la conciliazione, naturalmente fermo restando  il fatto che i Comuni non hanno sicuramente la possibilità di pagare la cifra richiesta.

La seconda e più probabile via è quella dell’impugnazione di nullità per violazione di norme imperative, ossia per vizi tipici previsti dalla legge, da presentare alla Corte d’Appello di Torino, entro 90 giorni dalla notifica dell’atto, oppure entro un anno in caso di mancata notifica. Soluzione che forse, previo verifiche, potrebbe essere accompagnata dalla richiesta di sospensione del lodo. Percorrendo questa strada, e se l’impugnazione di nullità fosse accolta, il problema non sarebbe risolto, in quanto si tornerebbe semplicemente alla situazione precedente l’emanazione del lodo, per poi ricominciare tutto daccapo, e magari, procedere ad una conciliazione quale passo successivo.

Le obiezioni sollevate dai Sindaci, riguardano la lievitazione del debito (che aumenta tuttora) e la mancanza di conti sui quali fare riferimento, conti fatti dal Commissario Stefano Ambrosini su documenti Asa.

Secondo l’Avvocato si potrebbe presentare un esposto alla Corte dei Conti perchè verifichi l’incarico svolto dal Commissario. Azione che forse sarebbe stato opportuno compiere prima, così come la proposta di costituire una delegazione ristretta di Sindaci .

Il Sindaco Alberto Rostagno ha concluso la riunione, durata quasi tre ore, con la proposta di attendere dall’Avvocato un sunto delle azioni che si possono intraprendere e una seconda convocazione all’inizio della prossima settimana, durante la quale si deciderà il da farsi.

 

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