BIELLA – La Compagnia della Guardia di Finanza di Biella ha concluso, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, due verifiche, per il periodo d’imposta dal 2011 al 2014, nei confronti di società immobiliari, che gestiscono un notevole numero di immobili di pregio.
Nel corso dell’attività ispettiva, in seguito ad una scrupolosa disamina, sia della documentazione contabile, che delle rispettive dichiarazioni dei redditi, è stato possibile dimostrare la “non operatività” di tali aziende, facendole così rientrare nella disciplina delle “società di comodo”.
Per società di comodo, si intendono quelle società che hanno dichiarato di svolgere attività nel settore immobiliare (acquisto, costruzione, ristrutturazione, vendita di immobili) ma, di fatto, hanno conferito nel patrimonio societario beni già appartenenti ai soci e, senza svolgere alcuna attività di tipo commerciale, beneficiano, indebitamente, dei più favorevoli trattamenti fiscali, primi fra tutti la deduzione dei costi e la detrazione dell’IVA.
Tale prassi, ritenuta elusiva, in quanto mira ad aggirare le norme tributarie, al fine di realizzare un consistente risparmio d’imposta, è stata recentemente arginata da varie normative, che hanno introdotto effetti fortemente penalizzanti per coloro che incappano nei controlli del fisco, quali l’applicazione di un’aliquota maggiorata per le imposte sul reddito (38% in luogo del previsto 27,50%), la presunzione di un valore minimo della produzione ai fini I.R.A.P., delle limitazioni all’utilizzo dei crediti I.V.A. e l’inutilizzabilità delle perdite pregresse.
Le due società immobiliari verificate, non riportando in dichiarazione i consistenti valori patrimoniali riconducibili agli immobili societari, riuscivano ad apparire operative, sottraendosi, quindi, agli effetti sfavorevoli che tale disciplina fiscale comporta.
La meticolosa attività d’indagine, condotta dai finanzieri della Sezione Operativa della Compagnia di Biella, ha invece evidenziato una situazione ben differente.
Sono stati attribuiti alle due società immobiliari maggiori ricavi per complessivi 500.000 euro, ai quali corrisponde un’imposta evasa quantificabile in circa 200.000 Euro.
L’azione di contrasto ai fenomeni di evasione e di elusione fiscale costituisce una delle attività principali demandate al Corpo della Guardia di Finanza, con la finalità di garantire una piena tutela del sistema economico-finanziario del Paese, sistema all’interno del quale le Fiamme Gialle rivestono una funzione fondamentale e imprescindibile.
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