CUORGNÈ – “A breve attiveremo la possibilità di effettuare le prime visite ortopediche con accesso diretto, cioè senza prenotazione, presso l’Ospedale di Cuorgnè; così come già si sta facendo per le prime visite cardiologiche (a Ivrea e a Ciriè) e per le prime visite urologiche (a Ciriè).
Per diverse altre prestazioni, invece, abbiamo istituito sedute dedicate per il recupero delle persone in lista d’attesa. Sono alcune delle soluzioni adottate grazie al lavoro costante di lettura dei numeri del fabbisogno dei nostri cittadini, accompagnato da un’analisi globale e integrata dei problemi”, così dichiara il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone.
A partire dal prossimo 20 aprile, all’Ospedale di Cuorgnè sarà possibile effettuare le prime visite ortopediche (non i controlli) ad accesso diretto, senza prenotazione e con impegnativa del medico curante. Il servizio sarà attivo il mercoledì, dalle 13,30 alle 15,30: saranno visitati i primi dodici utenti presenti alle ore 13 presso l’ambulatorio ortopedico di Cuorgnè (piano terra), a cui sarà consegnato un numero progressivo. Rimarrà valido l’accesso diretto all’Ospedale di Ivrea per le urgenze, tutti i pomeriggi, da lunedì a venerdì, dalle 14 alle 16.
Per tutta un’altra serie di prestazioni (prime visite allergologiche, elettromiografie, prime visite gastroenterologiche, prime visite pneumologiche, prime visite oculistiche, ecografie addominali, prime visite urologiche) sono state istituite sedute dedicate al recupero delle persone in lista d’attesa, che sono state contattate per anticipare la prestazione stessa.
Per quanto riguarda le prime visite allergologiche, sono state organizzate, all’Ospedale di Chivasso, sedute dedicate agli utenti in lista d’attesa in tutte le sedi ASL con uno specialista convenzionato incaricato per l’occasione. Inoltre, a Chivasso è stato assunto un nuovo medico allergologo in sostituzione di un pensionamento.
Per le elettromiografie, sono state effettuate, a Ciriè e a Chivasso, sedute dedicate alle persone in lista d’attesa in tutte le sedi ASL.
In riferimento alle prime visite gastroenterologiche, sono state istituite, a Ciriè, sedute dedicate alle persone in lista d’attesa in tutte le sedi ASL.
Per le prime visite pneumologiche, le criticità riguardavano l’area eporediese, per cui sono state organizzate sedute dedicate nella sede di Ivrea. Inoltre, un medico specialista pneumologo che prima divideva il proprio tempo lavorativo, all’Ospedale di Chivasso, tra l’ambulatorio di pneumologia (60%) e l’attività internistica in Medicina (40%), ora è dedicato a tempo pieno alla pneumologia, con il 60% dell’attività sempre a Chivasso e il 40% a Ivrea.
Per le prime visite oculistiche, sono state aggiunte, a Ciriè e a Ivrea, sedute dedicate alle persone in lista d’attesa in tutte le sedi ASL.
In riferimento alle ecografie addominali, sono state adottate due soluzioni. In primo luogo, le strutture private accreditate presenti sul territorio hanno risposto positivamente alla richiesta di collaborazione dell’Azienda a vantaggio dei cittadini. Di conseguenza, hanno contattato telefonicamente gli utenti dell’area circostante in attesa per l’ecografia addominale presso l’ASL per offrire di effettuare anticipatamente la prestazione presso di loro. Questo servizio è stato offerto senza oneri aggiuntivi, né per gli utenti né per il Servizio Sanitario Regionale. In secondo luogo, all’Ospedale di Ivrea sono state organizzate sedute dedicate alle persone in lista d’attesa presso la stessa sede eporediese.
Per quanto riguarda le prime visite urologiche, nello scorso dicembre era già stato attivato l’accesso diretto all’Ospedale di Ciriè e, per le persone in lista d’attesa, sono state effettuate sedute dedicate, sempre a Ciriè. Queste sedute hanno interessato tutti gli utenti in lista d’attesa a Ciriè e tutti gli utenti con una visita prenotata di priorità B (Breve) in tutte le sedi ASL.
In conclusione, l’Azienda ha contattato complessivamente 1.697 utenti per proporre di anticipare loro la prestazione: hanno aderito alla proposta con una percentuale che varia dal 14 al 71%, a seconda della prestazione stessa.
Le strutture private accreditate hanno contattato, per le ecografie addominali, 1.281 persone: ha aderito alla proposta il 25% circa degli utenti in lista d’attesa.
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