BORGARO – I consiglieri del Movimento Cinque Stelle Cinzia Tortola e Piero Calza, dopo aver portato in Consiglio una mozione contro la società Soget, individuata dall’Unione Net e dal Comune per il recupero dei crediti del Comune, hanno ribadito ulteriormente il loro pensiero:
«Vogliamo condividere una breve riflessione su quanto accaduto nel corso della seduta di Consiglio Comunale di lunedì 19 novembre 2015 ed in particolare sull’emblematica risposta fornita dal Presidente del Consiglio in merito alla richiesta da noi presentata in consiglio, di recessione dal contratto con SOGET s.p.a., società che ha vinto la gara di riscossione tributi per tutti i comuni afferenti all’Unione dei Comuni NET, compresa Borgaro – scrivono – Probabilmente sarà colpa dell’abitudine ormai inveterata nelle pubbliche amministrazioni locali e nazionali di convivere quotidianamente con situazioni e atti verosimilmente legali.
D’altra parte ci si abitua a tutto…e tutto diventa normale…tant’è che è NORMALE far partecipare ad una gara pubblica una società indagata in mezza Italia, e con una condanna penale sul capo ( ma Taranto non è il Piemonte ci risponde candidamente qualche amministratore politico..) E’ normale non comprendere la nostra indignazione, la nostra richiesta di agire in modo diverso tenendo presente che la “ gestione della cosa pubblica” è anche fatta di etica, che esistono dei limiti, delle responsabilità e non solo la convenienza economica, a prescindere da tutto.
E sembrerebbe altrettanto normale, scaricare la responsabilità delle procedure di affido ( incarichi,contratti,delibere…) unicamente sui funzionari amministrativi che hanno gestito le procedure affermando con lo stesso ottimismo e nella versione peggiorativa del Candido di Voltaire..” NOI NON C’ENTRIAMO IN QUESTE COSE. SE NE OCCUPANO I DIRIGENTI AMMINISTRATIVI!!!” scuotendo lievemente il capo perché non si capisce cosa chiediamo e perché mai lo chiediamo con tanta forza… Ma noi che di ottimismo viviamo ( perché se no dove troveremmo la forza di continuare ad indignarci, con quale forza potremmo continuare a portare avanti piccole e grandi battaglie quotidiane contro i soprusi, le arroganze, le collusioni corrotte, il qualunquismo) sappiamo che loro sanno perfettamente di cosa stiamo parlando, solo che è meglio tacere, fare finta di nulla, scaricare le responsabilità all’apparato amministrativo, tant’è che quasi quasi sorge un terribile dubbio: ma chi è che comanda veramente in Comune? E cari FUNZIONARI E DIRIGENTI AMMINISTRATIVI, vi siete accorti che vi stanno usando come parafulmini, o anche questo fa parte del gioco?».
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