IVREA – I cambiamenti climatici sono un’emergenza da affrontare al più presto e che riguarda tutti noi. Ne sono ben convinti gli italiani, sempre più consapevoli e attenti ai temi ambientali.
Secondo una ricerca di Lorien Consulting e Legambiente per l’85% la lotta ai cambiamenti climatici deve essere un tema prioritario per la qualità della vita delle generazioni future e le principali priorità sulle quali occorre lavorare sono: ridurre il traffico motorizzato e quello di merci su gomma e pensare ad una riconversione della produzione di energia elettrica in rinnovabile. Tra i cittadini cresce anche l’attenzione sulla conferenza internazionale di Parigi che prenderà il via tra pochi giorni nella capitale francese, ancora scossa e segnata dagli attentati terroristici del 14 novembre. Il 38% degli italiani dichiara di conoscere la conferenza sul clima (contro il 29% rilevato ad ottobre). Un summit intorno al quale c’è molto ottimismo: il 69% è infatti convinto che la conferenza potrà incidere positivamente sulle azioni dei singoli Paesi e sui comportamenti dei cittadini.
Ma per far sì che la Cop21 costituisca davvero un successo nella lotta ai cambiamenti climatici saranno più di 2300 gli eventi in più di 150 paesi organizzati da studenti, sindacati, gruppi religiosi, organizzazioni della società civile e cittadini per chiedere ai propri governi di sottoscrivere un accordo ambizioso capace di accelerare la transizione dai combustibili fossili a un mondo alimentato al 100% da energie rinnovabili entro il 2050, scongiurando così i rischi di una catastrofe ambientale con effetti devastanti sugli ecosistemi e sulle popolazioni più vulnerabili.
La Coalizione Italiana Clima, costituita da oltre 150 associazioni, organizza per domenica 29 novembre una grande manifestazione nazionale a Roma e in contemporanea in molte altre città italiane. Diverse le iniziative anche in Piemonte e Valle d’Aosta: a Torino l’appuntamento è a partire dalle ore 14 in piazza Castello, ma altre manifestazioni sono in programma a Cuneo, Alba, Asti, Ivrea ed Aosta.
“La Cop21 rappresenta una tappa cruciale nella battaglia contro i cambiamenti climatici e dalla quale dipende il futuro del mondo -dichiara Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. È fondamentale che alla Conferenza sul Clima si arrivi con un accordo vincolante e ambizioso, in linea con le indicazioni della comunità scientifica. Ma per riuscirvi è importante continuare in Italia e in tutto il mondo a mobilitarsi per fare pressing sui leader mondiali e far sentire la voce e le proposte della società civile. Per questo è fondamentale essere in tanti questa domenica per chiedere con forza una giustizia climatica e sociale, un nuovo scenario energetico che fermi le emissioni di gas serra e apra la strada a equilibri nuovi e sostenibili”.
Legambiente chiede al Governo italiano di prendere in carico la questione climatica con scelte semplici e coerenti con le politiche europee -l’Italia dovrà presentare un piano per ridurre le emissioni di CO2 del 40% al 2030-, e urgenti, perché la situazione climatica non consente rinvii: occorre bloccare i sussidi alle fossili, liberare l’autoproduzione da rinnovabili, semplificare l’installazione delle fonti rinnovabili e sbloccare l’efficienza energetica.
E’ con questi obiettivi che in occasione della Marcia Globale per il Clima Legambiente rilancia il proprio Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili con l’obiettivo di valorizzare i vantaggi che l’autoproduzione da fonti rinnovabili e un sistema distribuito possono portare nei territori. Il Manifesto chiede al Governo di scegliere la strada dell’innovazione eliminando tutte le barriere esistenti all’autoproduzione e alla vendita di energia da fonti rinnovabili, semplificando le procedure di approvazione dei progetti e aiutando le amministrazioni pubbliche a promuovere interventi che vadano nella direzione di territori al 100% rinnovabili. L’obiettivo è quello di avere una generazione distribuita fatta di prosumer, ossia di case e edifici che siano produttori-consumatori, perché in questo modo si potrebbe beneficiare appieno di un sistema che premia chi risparmia energia, chi la autoproduce (da impianti solari e eolici, da biomasse e geotermici, mini idroelettrici) e chi investe nella gestione delle reti energetiche e nell’accumulo.
“Facciamo appello ai Sindaci piemontesi e valdostani a firmare il Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili -dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta- per spingere un cambiamento che non guardi solo all’Italia ma al mondo, alla sfida che tutti abbiamo davanti per fermare i cambiamenti climatici e per dare una speranza di sviluppo fuori da un sistema incentrato sulle fonti fossili. Siamo infatti convinti che questa sia oggi la strada più efficace e praticabile per ripensare il sistema energetico in una direzione più moderna, pulita e democratica”.
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