LEINI – Sarà una famiglia, oppure un gruppo di “single”.
Saranno di fede cattolica, oppure musulmana: certi dettagli ancora non si conoscono. Si sa però che la parrocchia, dando seguito all’appello di Papa Francesco prima, e del vescovo Nosiglia poi, farà la sua parte accogliendo alcuni migranti. I dettagli saranno messi a fuoco solo in un secondo tempo tempo. Quando, cioè, sarà pronto, e presentato alla cittadinanza, il progetto di accoglienza e integrazione.
La sistemazione sarà a casa Ferrero: per metterla a posto serviranno alcuni interventi, e la collaborazione di volontari è bene accetta. Non a caso, al termine dell’incontro con Sergio Durando, direttore della pastorale migranti della Diocesi di Torino, il cui racconto della situazione in Italia ha demolito pregiudizi e situazioni allarmistiche dipinte da giornali e tivù, la parola è passata a Renzo Marcato, colui che avrà il compito di coordinare e seguire il progetto.
E che ha predisposto una sorta di questionario (la cui idea è già stata copiata dalla parrocchia di Caselle) grazie al quale, coloro che vorranno partecipare al progetto, potranno indicare le proprie competenze (dal lavoro manuale alla conoscenza della lingue alla possibilità di curare il trasporto degli ospiti), il tempo che potranno dedicare a questa avventura ed anche l’eventuale disponibilità a dare un sostegno economico.
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