MONCALIERI (TO) – Questa mattina, la Guardia di Finanza di Torino ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, nei confronti di un dipendente dell’Agenzia delle Entrate in servizio a Moncalieri (TO), di un appartenente ad Equitalia Nord Spa, in servizio a Torino, e di un commercialista, con studio nel capoluogo piemontese, per i reati di corruzione, istigazione alla corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
Contestualmente, sono state eseguite 28 perquisizioni nei confronti di persone fisiche, aziende e studi professionali che, a vario titolo, hanno beneficiato degli illeciti favori degli indagati. L’indagine, svolta dai militari del Nucleo Polizia Tributaria Torino e coordinata dal Procuratore Aggiunto e da un sostituto procuratore del gruppo specializzato nei reati contro la P.A. della locale Procura della Repubblica, trae origine da una segnalazione effettuata dall’Agenzia delle entrate di Torino nei confronti di dipendenti dell’Amministrazione finanziaria che avrebbero svolto attività professionale extra-lavorativa, anche durante l’orario di lavoro.
Le investigazioni intraprese hanno consentito, sin da subito, di rilevare talune anomalie relative ad un indagato, quali la gestione di uno studio di consulenza legale-tributaria a Torino, intestato alla sorella; il frequente utilizzo delle banche dati in uso all’Amministrazione finanziaria per effettuare interrogazioni riguardanti i clienti del predetto studio professionale, violando, al riguardo, il segreto d’ufficio; l’elevato tenore di vita. Inoltre, il pubblico dipendente aveva avviato una sorta di collaborazione professionale con un commercialista di Torino, il quale, in caso di controversie su cartelle esattoriali, a sua volta, ricorreva agli illeciti favori di un altro funzionario, in servizio presso Equitalia Nord S.p.a. nel capoluogo piemontese.
All’esito degli accertamenti svolti, eseguiti con la fattiva collaborazione dell’Agenzia delle Entrate è emerso che i tre indagati, in cambio di denaro od altre utilità, offrivano ai contribuenti che avevano contenziosi pendenti con l’Erario la possibilità di risolverli a loro favore. Sulla scorta degli elementi emersi nel corso delle indagini svolte dalla Sezione Anticorruzione del Nucleo Polizia Tributaria Torino, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha emesso un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti del commercialista e dei dipendenti dell’Agenzia delle entrate e di Equitalia Nord SpA per corruzione, istigazione alla corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
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