NOTIZIARIO DAL MONDO – ORE 08:30 – Le notizie dal mondo del 30 luglio 2015 – in flash
AFHANISTAN: UCCISO IL LEADER SUPREMO DEI TALEBANI, MULLAH OMAR
IL GOVERNO SOSTIENE CHE SAREBBE MORTO AD APRILE 2013
Un funzionario del governo afghano ha comunicato a 1TvNews che il leader supremo dei talebani, il Mullah Omar, “è stato ucciso”. L’emittente ha aggiunto che la notizia del decesso di Omar è stata confermata durante una riunione dei vertici della sicurezza afghana. Gli Stati Uniti ritengono “credibili” le indicazioni sulla morte del mullah Omar. Anche il governo afghano ha confermato che ” il Mullah Omar, leader dei talebani, è morto nell’aprile 2013 in Pakistan”.
ROMA: “NO” AGLI ARRESTI DOMICILIARI DI AZZOLLINI
VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO NELL’AULA DEL SENATO
“No” agli arresti domiciliari per il senatore di Antonio Azzollini. L’ha deciso l’Aula del Senato con una votazione a scrutinio segreto: 189 no, 96 sì e 17 astenuti.
Palazzo Madama si è pronunciato sulla richiesta di arresto della procura di Trani di Azzollini per la vicenda del crac della casa di cura Divina Provvidenza. Il presidente della giunta per le Immunità del Senato, Dario Stefano, aveva proposto il sì all’arresto. Malumori nella minoranza Pd per la decisione.
RUSSIA: PUTIN FIRMA DECRETO PER DISTRUZIONE PRODOTTI AGROALIMENTARI
SI TRATTA DI QUELLI CHE HANNO VIOLATO L’EMBARGO
Il presidente russo Vladimir Putin con un decreto firmato ieri, ha deciso che i prodotti agroalimentari provenienti dall’Occidente e arrivati in Russia violando l’embargo imposto l’anno scorso da Mosca saranno regolarmente distrutti a partire dal 6 agosto.
Nell’agosto del 2014 la Russia ha bloccato le importazioni di frutta, verdura, prodotti caseari, carne e pesce da Usa, Paesi Ue e altri Stati che le avevano imposto delle sanzioni per la crisi ucraina Import per un valore di 9 miliardi di dollari l’anno. Ma alcuni beni sanzionati arrivano comunque illegalmente in Russia, soprattutto attraverso Bielorussia e Kazakistan, che fanno parte dell’Unione economica euroasiatica guidata da Mosca.
VOLLEY: DIMESSO MAURO BERRUTO. AVEVA INIZIATO IL MANDATO NEL 2011
“NON CI SONO PIU’ LE CONDIZIONI SU CUI BASARE LA FIDUCIA
La Federazione rende noto che Mauro Berruto si è dimesso dall’incarico di responsabile tecnico della Nazionale Italiana Maschile di Pallavolo. Il successore arriverà tra venerdì e sabato successore.
Berruto aveva iniziato il suo mandato nel 2011 e nel quadriennio ha guidato l’Italia al secondo posto europeo nel 2011 e nel 2013 e al bronzo olimpico ai Giochi 2012.
Secondo Berruto non ci sono più le condizioni basilari sulle quali fondare un rapporto di reciproca fiducia.