TORINO – Diverse dosi di hashish e alcuni coltelli rudimentali sono state rinvenuti in alcune celle della Settima sezione detentiva ‘incolumi’ del carcere di Torino dalla Polizia Penitenziaria nel corso di una perquisizione interna. A darne notizia è il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Donato Capece.
“Un’operazione di servizio di routine, che la Polizia Penitenziaria conduce regolarmente proprio per stroncare il possesso e la custodia, da parte dei detenuti, di oggetti e materiali non consentiti nelle celle”, spiega il leader del SAPPE.
Vicente Santilli, segretario regionale SAPPE del Piemonte ricorda che “non più tardi di tre settimane fa un’altra perquisizione degli uomini della Polizia Penitenziaria permise il rinvenimento in carcere di un coltello rudimentale, una macchinetta per realizzare tatuaggi e circa 8 litri di grappa artigianale”.
Ai poliziotti del carcere del capoluogo piemontese, Donato Capece rivolge “le nostre attestazioni di stima e apprezzamento per l’alta professionalità dimostrata. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, ed il possesso e l’uso di telefoni cellulari. Questo deve fare comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale”.
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