BIELLA – Recentemente la Compagnia della Guardia di Finanza di Biella ha portato a termine, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, una verifica, per il biennio d’imposta 2010-2011, nei confronti di una società intermediaria nel commercio all’ingrosso di prodotti tessili operante nel biellese.
Foto G.D.F.
In virtù degli elementi acquisiti nel corso delle varie fasi dell’attività ispettiva, i verificatori hanno potuto individuare e ricostruire, grazie anche all’impiego dell’efficace strumento costituito dalle indagini finanziarie, un consistente “tesoretto” costituito da introiti opportunamente sottaciuti al fisco, pari a circa mezzo milione di Euro, che, per il solo 2010, hanno permesso di imputare alla verificata un volume d’affari aggiuntivo pari a quindici volte circa quello ufficialmente dichiarato dall’azienda.
Pertanto, a conclusione dell’attività di servizio, è stato possibile attribuire all’impresa verificata circa mezzo milione di ricavi non dichiarati, sia ai fini I.Re.S. che I.R.A.P., nonchè un’I.V.A. dovuta pari a circa 100.000 Euro.
Gli atti della verifica sono stati inviati all’Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi e l’irrogazione delle sanzioni, proporzionali all’evasione contestata.
Il contrasto al sommerso d’azienda costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti al bilancio dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena osservanza della legge.