TORINO – Sventata una truffa informatica del valore di 58.000euro, grazie ai Compartimenti Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Veneto e per il Piemonte.
Tutto è iniziato con la segnalazione di un imprenditore veneziano titolare di un marchio di calzature noto in tutto il mondo. Questi affermava di essere titolare di una importante somma di danaro da parte di un cliente residente in Kazakistan e di essere venuto a conoscenza che tale somma era stata versata dall’ignaro debitore su di un conto corrente non collegato alla ditta creditrice.
L’imprenditore constatava che ignoti avevano inviato una mail fasulla (cd. fake mail) apparentemente riconducibile al suo account con la quale veniva richiesto al cliente kazako il pagamento della somma mediante bonifico su di un conto corrente diverso da quello solitamente utilizzato dalla ditta.
A questo punto veniva immediatamente contattata la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia che, unitamente al collaterale ufficio di Torino, luogo ove era stato acceso il conto corrente dei malfattori, riusciva ad interrompere il trasferimento del danaro in frode.
Si tratta di un fenomeno criminoso molto diffuso: i malfattori con tecniche informatiche raffinate “intercettano” la corrispondenza commerciale elettronica di una azienda per poi inviare “fake mail” (mail fasulle), solo apparentemente riconducibili al mittente dichiarato, con la richiesta di effettuare il pagamento di quanto dovuto su un determinato conto corrente, creato ad hoc.
Nel caso specifico la ditta italiana, prima di procedere alla spedizione della merce, ha verificato che i soldi non erano stati accreditati sul proprio corrente ma che risultava un IBAN diverso che riportava a Poste Italiane S.p.a sede di Torino intestato ad un soggetto di nazionalità straniera su cui adesso si concentrano gli sviluppi investigativi.
Il recupero della somma si è reso possibile attraverso un rapido intervento degli operatori della Polizia Postale che, in stretta collaborazione con il personale di Poste Italiane, hanno prontamente attivato il Centro Monitoraggio Servizi Banco posta di Torino ove, seguendo le successive movimentazioni del denaro sui vari conti correnti, sono riusciti a recuperare la quasi totalità della somma.
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