CASTELLAMONTE – E’ da alcuni mesi che sulle testate giornalistiche locali si legge di ripetuti incidenti stradali sulla strada SP58 tra Spineto e Castellamonte: “Quattro mezzi coinvolti e tre feriti, ricoverati in ospedale.
E’ il bilancio dello schianto avvenuto questa mattina sulla provinciale Castellamonte-Cuorgnè” 7 gennaio 2015; “Attimi di paura, ieri sera, in frazione Spineto di Castellamonte per un brutto incidente avvenuto intorno alle 23.30 allo svincolo della circonvallazione” 2 aprile 2015; “Grave incidente stradale, la notte scorsa, in strada Cuorgnè a Castellamonte, poco prima della frazione Spineto” 17 maggio 2015; ecc…
E siamo di nuovo a leggere dell’ennesimo incidente, avvenuto sull’intersezione della circonvallazione di Spineto: “ Castellamonte – Incidente questa sera intorno alle 21 in frazione Spineto, all’incrocio situato di fronte al Centro Ceramico La Fornace” 22 giugno 2015.
La strada in questione, oltre ad alcuni punti assolutamente pericolosi, presenta nel suo tracciato una conformazione al limite del codice della strada. Presenza sulla banchina di alberi che pericolosamente si sporgono sulla carreggiata, variabilità della larghezza della carreggiata, numero eccessivo di intersezioni di strade e accessi privati, e non per ultimo varie ed eccessive sconnessioni del manto stradale.
Una situazione di estrema pericolosità, su tutto il tratto, ma che viene enfatizzata nell’intersezione tra la Strada Provinciale e la viabilità interna della frazione di Spineto.
E’ indubbio che sin dalla sua realizzazione, l’intersezione in oggetto, nel suo disegno di insieme evidenziava sostanziali problematiche di fluidità veicolare, avvallamenti e dossi non permettono una chiara visibilità al traffico in entrata ed in uscita dalla frazione di Spineto. La segnaletica orizzontale perennemente opalescente, non assolve pienamente al compito di incanalare i flussi veicolari, rendendo insicura la percezione dello svincolo da parte del conducente.
Ed ha ragione chi ad oggi, come da più parti si sostiene, ritiene sia necessario intervenire, senza dover aspettare che ci “scappi” il morto.
Al cittadino non interessa di chi sia la competenza, al cittadino interessa che siano spesi in modo proficuo adeguate risorse finanziarie per riportare la sicurezza stradale a condizioni ottimali.
E se la ex Provincia di Torino, non ha “interessi” ad attuare interventi adeguati, è necessario che la problematica sia urgentemente presa in carico dal Comune di Castellamonte.
Indubbiamente nelle situazioni più pericolose è necessario attuare una politica di repressione nei riguardi delle infrazioni al codice della strada, ma ancorché “giocare” con i nostri “cari” birilli, sarebbe utile attuare azioni di prevenzioni, prevedendo interventi strutturali sulla viabilità, in quanto esiste una sostanziale differenza fra repressione e prevenzione.
Paolo Recco
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