NOTIZIARIO DAL MONDO – ORE 08:00 – Le notizie dal mondo del 6 giugno 2015 – in flash
ROMA, INDAGATO IL SOTTOSEGRETARIO GIUSEPPE CASTIGLIONE
ACCUSA: TURBATIVA D’ASTA. RENZI LO DIFENDE
Il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione (Ncd) è indagato a Catania nel filone sul Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Mineo. L’accusa è di turbativa
d’asta: tra il 2011 e il 2014, da presidente della Provincia di Catania, avrebbe favorito il
Consorzio Calatino, che comprendeva la coop La Cascina, coinvolta nell’inchiesta romana. Il Premier Matteo Renzi lo difende ed esclude le sue dimissioni.
ILVA: RIENTRATO IN ITALIA FABIO RIVA DOPO PIU’ DI DUE ANNI DI LATITANZA
PER LUI UN’ALTRA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE
È rientrato in Italia dopo due anni e mezzo di latitanza, Fabio Riva, figlio dell’ex patron dell’Ilva di Taranto, Emilio, ed è stato subito arrestato all’aeroporto di Fiumicino dagli agenti della polizia di frontiera. Riva, ai vertici del gruppo Ilva era atteso in Italia dalla fine del 2012, quando, il 26 novembre, venne firmata contro di lui un’ordinanza di custodia cautelare. Il manager è accusato di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e corruzioni in atti giudiziari.
MILAN: TROVATA INTESA CON IL BROKER BEE CHE ACQUISTA QUOTA 48%
BERLUSCONI RESTA PRESIDENTE. BEE LANCERA’ LA SQUADRA
Silvio Berlusconi cederà il 48% del Milan al broker thailandese Bee Taechaubol, per quasi mezzo miliardo di euro. L’ipotesi di intesa che verrà esaminata “prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. Il consorzio rappresentato da Mr. Taechaubol -ha proseguito la nota – acquisirà invece una quota di minoranza pari al 48%”, spiega in una nota la Finivest. L’intesa prevede ora 8 settimane di trattativa per arrivare all’accordo finale. In sostanza Berlusconi mantiene la maggioranza e la carica di presidente, mentre Taechaubol diventa azionista di minoranza e promette di lanciare la squadra sui ricchi mercati asiatici.
MORTO IN CARCERE TAREQ AZIZ, FEDELISSIMO DI SADDAM
CONDANNATO A MORTE, PENA NON ESEGUITA
E’ morto ieri in Iraq per una crisi cardiaca Tareq Aziz 79 anni, ex ministro degli Esteri e vicepremier di Saddam Hussein. Di religione cristiano caldea, nato a Mosul, Aziz era in carcere da 12 anni. Era stato condannato a morte per crimini contro l’umanità, ma la condanna non era stata eseguita, grazie alle pressioni dell’Unione europea e del Vaticano. Aziz veniva considerato il volto presentabile del regime, ma in realtà era un fedelissimo di Saddam e complice dei suoi crimini.
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