TORINO – Ricorre oggi il 66° anniversario della tragedia di Superga, dove persero la vita l’intera squadra del Torino Calcio oltre ai dirigenti della squadra e gli accompagnatori, l’equipaggio e tre noti giornalisti sportivi italiani:
Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport); Renato Tosatti (della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa).
L’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica per una festa in omaggio del capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira.
Al Torino, vincitore di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-1943 alla stagione 1948-1949 e che costituiva la quasi totalità della Nazionale italiana, gli fu riconosciuto a tavolino anche quello scudetto e gli avversari di turno, così come lo stesso Torino, schierarono le formazioni giovanili nelle restanti quattro partite. Il giorno dei funerali quasi un milione di persone scese in piazza a Torino per dare l’ultimo saluto ai giocatori.
Oggi come ieri, si ricorda quella tragedia, la FIFA ha proclamato il 4 di Maggio “giornata mondiale del giuoco del calcio”. Come ogni anno, nel pomeriggio gli Invincibili saranno ricordati con una messa, nella basilica di Superga. Subito dopo la squadra renderà omaggio alla lapide e il capitano granata Glik pronuncerà ad alta voce i nomi dei caduti.
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