ASTI – Da un’indagine della Polizia avviata a metà del 2014, è stata smascherata una rete di vendita illegale di prodotti alimentari destinati alle famiglie bisognose.
E’ accaduto ad Asti. Sei i denunciati: 3 dipendenti Cri e 3 di una cooperativa che lavora per l’organizzazione. Sono accusati di aver sottratto centinaia di chili di pasta, olio, formaggi, biscotti e altri prodotti. La denuncia era partita dal presidente provinciale della Croce Rossa, che aiuta 350 famiglie.
I furti di alimenti, vestiario e di altra merce avvenivano tra le ore 7 e le 8 di mattina ad opera di tre donne incaricate da una ditta esterna per le pulizie dei locali.
Le tre sceglievano con attenzione gli alimenti riposti sugli scaffali, riponendoli all’interno di buste di plastica: la sicurezza di non essere viste, unitamente alla certezza dell’impunità, aveva reso le azioni delle donne ripetitive e i loro gesti addirittura naturali.
Le cinque persone responsabili dei furti, di cui tre donne delle pulizie e due volontari, venivano identificate grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Comitato Provinciale di Asti. La sesta persona, un ‘militare’ in forza alla delegazione di Asti, veniva denunciato per ricettazione della carta di credito e per l’indebito utilizzo della stessa.
L’attività d’indagine svolta consentiva di richiedere e ottenere dalla Procura di Asti, che ha coordinato l’inchiesta, numerosi provvedimenti di perquisizione, eseguite nelle abitazioni degli indagati, dove venivano rinvenuti indumenti e merce illegalmente asportati alla Croce Rossa.
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