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CANAVESE – LE SPESE DEI COMUNI PER STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

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CANAVESE – Le precisazioni dell’Associazione Buoni Amici circa le affermazioni del vice Sindaco Edoardo Gaetano circa le spese che i Comuni affrontano per il sostegno agli studenti diversamente abili, e una nota al Sindaco di Favria Serafino Ferrino sul trasporto.

“L’informazione sulla materia non è sempre chiara; diversi soggetti intervengono e un po’ di confusione è talvolta inevitabile. Gli insegnanti di sostegno dovrebbero, in base alle leggi vigenti, essere forniti dal Ministero della Pubblica Istruzione in rapporto alla necessità che viene certificata per ogni singolo studente.

Purtroppo si è assistito negli anni ad un continuo taglio dei fondi destinati agli insegnanti di sostegno e sovente i Presidi, che si trovano costretti nella necessità di “coprire” queste ore di sostegno, si rivolgono ai Comuni. I Comuni sono in effetti chiamati dalla Legge Regionale n° 28 del 28/12/2007 a garantire la piena integrazione scolastica degli studenti disabili, ma non dovrebbero essere chiamati a sostituirsi ai compiti che spettano invece al Ministero. La legge di cui sopra parla infatti di “personale aggiuntivo” e non in sostituzione di quello che dovrebbe essere fornito dallo Stato.

Detto che è comunque meritorio l’interesse e il coinvolgimento che sentono gli amministratori nel garantire l’integrazione degli studenti diversamente abili, penso che dovrebbero comunque anche premere di più verso i Presidi affinché i problemi della Scuola siano risolti all’interno della Scuola e non ricorrendo ai finanziamenti degli Enti Locali che dovrebbero essere invece destinati ad altre attività Sociali come stabilito dalle Leggi.

Lo Stato centrale non può continuare a scaricare sugli Enti Locali le proprie inefficienze e tagli di spesa.

Invito anche Enti Locali, e genitori in particolare, ad una maggiore “combattività” nei confronti della mancanza degli Insegnanti di Sostegno. Negli ultimi anni i TAR di tutta Italia hanno accolto tantissimi ricorsi fatti in via urgente da genitori che si erano visti tagliare le ore di sostegno, obbligando i Presidi e il Ministero a fornire la quantità di ore di sostegno per il quale lo studente era certificato. Basta cercare su Internet e si trovano tantissimo esempi.

Il tentativo di “scaricare” questo servizio sul Consorzio CISS 38, non è a mio modo di vedere, accettabile. Il CISS 38 svolge già molte azioni che sono al limite di quello che dovrebbe essere il compito primario. I compiti dei consorzi sono altri e affidargli compiti che non sono propri significa togliere risorse agli obiettivi che deve invece perseguire.

L’omogeneità degli interventi richiamata nell’intervista, deve essere garantita dalle leggi che ci sono già e che vanno solo rispettate.

Non vorremmo che questa manovra avesse invece l’obiettivo di far vedere che si spendono più soldi in Servizi Sociali, quando invece non è vero. Non si devono continuare a confondere le competenze, come sembra fare invece lo Stato.

Per concludere: è un fatto positivo ogni aiuto che viene dato alle persone disabili e le loro famiglie, ma sarebbe bene che ci fosse un maggior sforzo affinché ognuno mantenga le proprie competenze, siano fornite le corrette informazioni a tutti gli utenti e sopratutto si rispettino le leggi già esistenti in materia di supporto alle persone disabili.

Un ultimo appunto anche per il Sindaco di Favria, che nel suo intervento si dimentica forse di dire che in realtà i soldi per il trasporto scolastico degli studenti disabili gli sono arrivati dalla Provincia, o perlomeno sono arrivati dalla Provincia nel 2014, più avanti vedremo, ed il Comune ha solo organizzato il trasporto.”

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