FOGLIZZO – L’Hospice di Foglizzo ha compiuto un anno di attività.
Si tratta di una delle strutture residenziali dell’ASL TO4 dedicata alle cure palliative. La Struttura – avviata il 4 aprile 2014, inizialmente con cinque dei dieci posti letto disponibili – ha completato la Rete aziendale di Cure Palliative domiciliari e residenziali, costituita fino ad allora dalle Unità Operative di Cure Palliative (UOCP) di Chivasso, di Ciriè e di Ivrea e dagli Hospice di Lanzo e di Salerano. Nel 2014 sono state 92 le persone assistite e 30 nel primo trimestre 2015. La Cooperativa sociale Frassati Onlus, che ha in gestione la Struttura, assicura le attività alberghiere, l’assistenza OSS (Operatori Socio Sanitari), quella infermieristica e riabilitativa con operatori specializzati. L’Associazione SAMCO Onlus mette a disposizione medici esperti in cure palliative, già coinvolti nel servizio di Cure Palliative domiciliari, la psicologa e i volontari.
Alla cerimonia è intervenuto il Vescovo di Ivrea, monsignor Edoardo Aldo Cerrato, che ha celebrato la Santa Messa. Sono seguiti i saluti istituzionali del Presidente della Cooperativa Frassati, dottor Roberto Galassi, del Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Flavio Boraso, del Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto di Chivasso, dottor Libero Ciuffreda, co-fondatore dell’Associazione SAMCO, e del Dirigente Medico dell’ASL TO4 Referente per le attività dell’Hospice, dottor Giovanni Bersano.
“Abbiamo fortemente voluto aprire questa Struttura – ha dichiarato il dottor Boraso –, completata e pronta da molti anni, ma mai attivata nonostante fosse stata inaugurata più volte, perché crediamo con fermezza nella logica del fare rispetto ai bisogni dei cittadini e del territorio, che si traduce in iniziative concrete al di là delle dichiarazioni di intento. Noi avevamo preso un impegno e lo abbiamo realizzato, anche grazie a un lavoro di rete e di sinergia tra operatori: la funzione distrettuale aziendale, il Comune, la Cooperativa Frassati e l’Associazione SAMCO. Si tratta di un ottimo esempio di come il «fare sistema» possa concretizzare un obiettivo importantissimo, che rappresenta un valore aggiunto per l’Azienda e per la comunità di riferimento, rappresentata dai Distretti di Chivasso-San Mauro e di Settimo Torinese. I risultati di questo primo anno di attività hanno premiato i nostri sforzi”.
“L’esperienza dell’Hospice di Foglizzo costituisce un’importante sperimentazione di integrazione fra l’ente pubblico e il privato sociale – ha riferito il dottor Galassi. I risultati e il diffuso apprezzamento per il servizio erogato in questo primo anno di attività costituiscono un valido esempio di come l’integrazione ente pubblico-privato sociale possa portare a modelli virtuosi di gestione innovativa della sanità pubblica. La Cooperativa P.G. Frassati, una delle prime cooperative sociali impegnate nella gestione di un Hospice, ha investito nel progetto dell’Hospice di Foglizzo, nella formazione e nella professionalità dello staff di cura ed è orgogliosa del percorso svolto nella gestione di un servizio così delicato. Ringraziamo l’ASL di questo territorio che ha permesso lo sviluppo operativo di questo progetto”.
Spesso si pensa alle cure palliative come sinonimo di qualcosa di poco utile o anche di “effetto placebo”, come spesso si pensa all’hospice come luogo in cui si va solo a morire. Non è così, in entrambi i casi. Le cure palliative sono cure attive e totali delle persone la cui malattia di base, in rapida evoluzione, non risponda più a trattamenti specifici. Cure che non agiscono sulla causa della malattia, ma sui sintomi, come per esempio il dolore, per prevenirli e contenerli il più possibile, e che prevedono un supporto di tipo psicologico e sociale rivolto sia alla persona malata sia al nucleo familiare. E l’hospice è il luogo dedicato alle cure palliative quando non sia possibile prestare le stesse cure al domicilio della persona, per difficoltà familiari o per particolari situazioni cliniche. Ma l’hospice non è un luogo anonimo, è una casa speciale, dove gli operatori lavorano per assicurare la miglior qualità di vita possibile della persona, valorizzando la relazione con le persone a lei care, e dove i familiari ricevono accoglienza, sollievo, aiuto per la sofferenza emozionale e spirituale, anche nel periodo difficile del lutto.
La struttura e l’organizzazione dell’Hospice di Foglizzo sono state studiate per mettere al centro delle cure il malato e la sua famiglia, non la malattia: le stanze sono singole con la possibilità di ospitare il familiare anche durante la notte, non vi sono orari di visita per permettere tutta la relazione affettiva possibile e vi sono anche una cucina e un soggiorno a disposizione delle famiglie.
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