PIEMONTE – Dopo quasi quattro anni di crisi, dalle imprese piemontesi arrivano finalmente segnali positivi.
L’indagine relativa al secondo trimestre 2015, registra un significativo miglioramento del clima di fiducia, segnando una svolta nella lunga fase recessiva iniziata nel 2011. La maggioranza delle aziende manifatturiere si attende per i prossimi mesi un aumento di produzione, ordini e occupazione: non accadeva dal terzo trimestre 2011. In calo la cassa integrazione, mentre aumentano le imprese con un programma consistente di investimenti.
I dati sono dell’indagine congiunturale di Confindustria Piemonte. Il miglioramento degli indicatori è sensibile, nell’ordine dei 15-20 punti percentuali: un fatto che storicamente caratterizza l’avvio delle fasi di ripresa. La natura non episodica della svolta è confermata dal parallelo miglioramento di altri parametri: ricorso alla cig, tasso di utilizzo degli impianti, redditività.
Nel settore dei servizi, nei mesi scorsi generalmente più ottimista del manifatturiero, il clima di fiducia migliora ulteriormente, con sensibili progressi nel valore di tutti gli indicatori. Il saldo relativo ad attività e ordinativi migliora di circa 15 punti percentuali; analogo miglioramento è riferibile alle attese occupazionali. Il ricorso alla cassa integrazione scende al di sotto del 10%.
“Il miglioramento delle attese delle imprese piemontesi – commenta il presidente di Confindustria Piemonte Gianfranco Carbonato – è un fatto importante, coerente con il complessivo rafforzamento dello scenario internazionale e nazionale. Nelle ultime settimane i segnali positivi hanno acquistato maggiore consistenza. Tuttavia un eccesso di ottimismo sarebbe pericoloso”.
Le indicazioni più favorevoli provengono dal comparto metalmeccanico, e in particolare da automotive, aerospazio, meccanica strumentale, prodotti in metallo, ma anche dai comparti della moda, alimentare, della gomma-plastica e chimico. Non migliorano invece le attese dell’edilizia e del suo indotto, dove la grande maggioranza delle imprese si attende una ulteriore contrazione dell’attività.
A livello territoriale, le indicazioni più positive provengono da Alessandria, Biella, Canavese, dove le imprese sono decisamente ottimiste sulle prospettive di mercato. In tutti i casi il miglioramento rispetto a dicembre è marcato, con saldi ottimisti-pessimisti superiori di circa 20 punti a quelli registrati tre mesi fa. Aspettative espansive sono riferibili anche a Novara, Torino e Verbania.
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