CANAVESE – Tornano sabato 21 e domenica 22 le giornate Fai di primavera.
Anche in Canavese ci sarà la possibilità di visitare i “tesori” del territorio, difficilmente aperti al pubblico.
Ad OZEGNA saranno aperti il Santuario della Madonna del Bosco, la Cascina del Convento, il Castello.
Il Santuario della Madonna del Bosco, fu costruito in luogo di pace tra prati, campi e boschi, là dove un giovane pastore muto iniziò a parlare dopo aver visto la Madonna. E’ un bell’esempio del primo barocco piemontese soprattutto nei suoi altari tutti in legno che, forse, sono stati eseguiti da mastri intagliatori della Valtellina. L’altare maggiore è veramente di magnifica ricchezza.
La Cascina adiacente, che occupa l’edificio dell’antico convento, appartenuta all’ing. Giacomo Mattè Trucco, autore dello stabilimento Fiat del Lingotto e della spettacolare pista per il collaudo delle auto, ci permette di vedere una ingegnosa trovata del grande progettista.
Il Castello di Ozegna è un’imponente fortezza con torrioni medievali e corpi di fabbrica più recenti illeggiadriti da un elegante loggiato rinascimentale. La struttura del loggiato e parti delle decorazioni in cotto ivi presenti sono state riprodotte nella così detta “Casa di Ozegna” al Borgo Medioevale di Torino realizzato da Alfredo d’Andrade. All’interno sono conservati affreschi e decorazioni in stucco della fine- XVI e XVII secolo, che documentano un incredibile aggiornamento sulla “moda” delle grottesche, pur in un territorio così lontano da Roma e dalla cultura classica.
A SETTIMO VITTONE, come sempre dal 2000, saranno aperti: Pieve di San Lorenzo e Battistero di San Giovanni
Insigne complesso di architettura pre-romanica di età carolingia, datato intorno alla metà del IX secolo. Il Battistero ottagonale è collegato alla Pieve con un corridoio costruito in tempi più recenti. Sulle pareti della Pieve, interessanti affreschi datati dal XII al XV secolo. Di grande importanza scientifico-storica si è rivelato l’interessantissimo progetto di restauro e di scavo archeologico nella pavimentazione del Battistero della Pieve di Settimo Vittone che si è già in parte concluso, ma i cui riscontri molto positivi richiedono di continuare i lavori di scavo e, nello stesso tempo, di mettere in sicurezza l’alzato architettonico.
Gli interessantissimi ritrovamenti – da una vasca battesimale ad immersione, perfettamente conservata, anche negli intonaci colorati di rosso del rivestimento, ad un grande sarcofago in marmo bianco sotto il piano pavimentale della cappella di IX sec. – confermano la datazione dell’edificio e aggiungono importantissimi tasselli alla conoscenza del monumento.
Le strutture architettoniche, il recentissimo scavo archeologico, i cicli pittorici e il valore ambientale vantati da questo monumento gli permettono di fregiarsi del titolo di “Monumento Segnalato dal FAI”, in forza di una Convenzione tra il FAI e il Comune di Settimo Vittone.
L’itinerario collegato “L’Ambiente è Monumento: pievi, vigne e sentieri” può essere fatto liberamente dal visitatore. Nonostante i lavori di restauro e gli scavi, la Pieve di S. Lorenzo dopo la Giornata FAI di Primavera, 21 e 22 Marzo 2015, ritornerà ad essere aperta tutte le domeniche (ore 15-18) a cura dei volontari FAI e della Pro Loco di Settimo Vittone.
Per Gruppi di Turisti (almeno 15 pax) è possibile la visita anche durante la settimana con prenotazione presso: E-mail: delegazionefai.ivreacanavese@fondoambient.it;
tel.: 0125 48744; 328 5366477; 347 1221772; Pro Loco: 349 5591345.
Per persone singole, telefonare a Pro Loco: 349 5591345; 348 3666780: cercheremo di organizzare, e saremmo lieti di riuscirci, una apertura apposita.
A STRAMBINO sarà aperto il Castello “Nuovo” dei Marchesi Scarampi di Villanova.
Costruito nel XVII secolo sugli spalti del castello medievale dei San Martino, fu lasciato in eredità a Don Bosco, acquistato dal marchese Scarampi di Villanova nel 1870, arrivato per eredità agli attuali proprietari Marchesi Sallier de La Tour. La decorazione delle varie sale, praticamente intatta da fine 700, è attribuita all’importante pittore Carlo Cogrossi (1749-1789), ma sono anche presenti ornati ottocenteschi, realizzati dagli scenografi del teatro Regio di Torino, per volontà e gusto del marchese Villanova grande appassionato di opera lirica.
Saranno possibili visite guidate anche alla Parrocchiale dei Santi Michele e Solutore, pur non inserita tra le aperture ufficiali e con orari un po’ ridotti (informazioni in loco).
Tutti i Beni saranno aperti, per i due giorni, dalle ore 10.00 – alle ore 18.00. Assecondando la filosofia del FAI di avvicinare sempre di più i giovani ai nostri Beni Artistici e Storici, saranno gli studenti degli I.I.S. e Licei “P. Martinetti” di Caluso, “A. Gramsci” di Ivrea, “A. Moro” di Rivarolo, a fare da Guide ai visitatori.
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