ALPETTE – Venerdì 20 marzo si terrà una delle più notevoli eclissi parziali di sole degli ultimi anni.
Per questa occasione l’Associazione Amici del Polo Astronomico di Alpette, in collaborazione con il Comune e con l’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese, organizzerà una giornata dedicata alla nostra Stella,
Un evento di fondamentale importanza, quello dell’eclissi, come spiega il Direttore Scientifico e astronomo di fama internazionale Walter Ferreri, nella sua relazione:
“Dopo l’astinenza di un anno eccoci con un eclisse totale di Sole, visibile come parziale notevole per l’Italia.
L’eclisse del 20 marzo di quest’anno, a poche ore prima dell’equinozio primaverile, è sicuramente il fenomeno astronomico più rilevante del 2015. Purtroppo, però, le regioni emerse interessate dal fenomeno sono molto limitate e caratterizzate da un clima rigido. Si tratta delle isole Faroe e delle Svalbard; le prime ad una latitudine meno nordica, ma sempre tale da prevedere temperature molto basse per l’inizio della primavera. L’eclisse, che appartiene al Saros 120, si verifica nella costellazione dei Pesci, con la Luna al suo nodo discendente a 358 mila km dalla Terra. Grazie a questa posizione perigea la Luna ci sottende un diametro di 33,3’ contro i 32,1’ del Sole. Questo numero di Saros appartiene al sistema di gruppi di eclisse introdotto da Georg van den Bergh nel 1955. Questa serie ebbe inizio il 27 maggio 933 con una piccola eclisse parziale in Antartide e divenne centrale l’11 agosto 1059. L’ultima eclisse centrale di questa serie avverrà il 30 marzo del 2033 mentre la serie finirà il 7 luglio 2195 con una piccola eclisse parziale nell’artico. Questa è la penultima eclisse centrale del Saros 120.
Clicca per ingrandireLa fascia della totalità, larga ben 460 km per via del fatto che incontra la Terra di sbieco, in questa circostanza descrive un semicerchio, da ovest verso est. L’eclisse inizia a divenire totale a sud della Groenlandia, dove sarebbe visibile all’alba, poi, spostandosi verso ovest giunge alle Faroe, mancando purtroppo l’Islanda, che avrebbe costituito un’ottima base di osservazione, mentre le Faroe, al contrario, dispongono di pochissime strutture alberghiere. Non a caso in quella zona è stata anche prevista una sistemazione su navi riparate in porto dalle probabili tempeste che a fine inverno flagellano il nord Atlantico. La durata massima della totalità è di 2m e 47s e questo si verifica poco a nord delle Faroe, esattamente a 7° di longitudine ovest e a 64° di latitudine. A Torshavn, la capitale di queste isole, la totalità dura 2m e 02s con il Sole ad un’altezza di 20° (alle 9h42m di Tempo Universale). Qui l’ombra della Luna si sposta sulla Terra a 3200 km/ora. Purtroppo le statistiche basate sugli anni precedenti indicano che alle Faroe le probabilità di avere cielo sereno sono solo del 25%, con forti probabilità di pioggia e nevicate. Secondo Philip Harrington le possibilità di avere cielo totalmente sereno in queste isole sono virtualmente nulle. La probabilità maggiore è che il cielo sia totalmente coperto o, al massimo, con nubi e squarci di sereno. Inoltre, l’arcipelago di queste 18 isole, in tale periodo dell’anno al livello del mare è spesso inviluppato dalla nebbia e, come accennato, nella fase della totalità il Sole sarà a soli 20° sopra l’orizzonte. Per farla breve, chi ha previsto di recarsi in una di queste isole per questa eclisse, deve mettere in conto l’alta probabilità che non riesca a vederla affatto.
Dopo aver attraversato il freddo mare a nord-ovest della Norvegia, l’ombra della Luna arriva alle Svalbard, dove la totalità dura 2m e 29s. La latitudine di 78° fa sì che l’altezza del Sole sia solo di 11°. Qui l’ombra della Luna raggiunge una velocità di quasi 6 mila km/ora. Sempre secondo le statistiche, le probabilità di avere cielo sereno alle Svalbard sono più rassicuranti: fra il 40 e il 50%. Purtroppo, come è facile intuire, a questo vantaggio si contrappone il clima più rigido; temperatura sottozero e terreno ghiacciato. Il clima più freddo delle Svalbard rispetto a quello delle Faroe crea meno umidità e dovrebbe tendere a dissipare le nubi. Ma, ovviamente, a chi si reca in queste isole norvegesi è richiesto un non poco spirito di sacrificio. Durante la totalità, se gli osservatori saranno favoriti da un cielo sereno e abbastanza limpido, sarà possibile vedere ai lati del Sole Marte e Mercurio; quest’ultimo a sud-ovest e Marte a nord-est. Ben visibile sarà sicuramente Venere (nella costellazione dell’Ariete, a 34° dal Sole) che con la maggiore distanza angolare dal Sole e soprattutto con la sua magnitudine di – 4 spiccherà nel cielo oscurato. La visibilità di Marte (nei Pesci come il Sole) invece non è scontata, in quanto sarà di 1,3 m. La magnitudine di Mercurio (nell’Acquario), invece, si attesterà su – 0,3. Dalle Svalbard anche Giove sarà sopra l’orizzonte, ma basso verso nord.
Curiosamente, prima di abbandonare la Terra, la fascia della totalità termina quasi esattamente al polo nord (a 89°), dove un eventuale osservatore vedrebbe un Sole eclissato rasentale l’orizzonte. L’equinozio primaverile si verifica circa una dozzina di ore dopo la totalità al polo, di conseguenza il centro del disco solare dal polo nord è geometricamente sotto l’orizzonte durante l’eclisse, ma a causa della rifrazione atmosferica tutto il disco solare appare sopra l’orizzonte.
Ma lasciamo le inospitali regioni dove l’eclisse si vedrà come totale per valutarne la visibilità in Italia. In questa circostanza, e a differenza del 2013, le regioni più favorite sono quelle del nord-ovest, in quanto quelle meno lontane dalla fascia della totalità. Viceversa le regioni più a sud-est. Con “più favorite” qui intendiamo che si vede eclissata una maggiore porzione del disco solare. E così Aosta fa registrare una copertura del 73% contro un 55% di Lecce. In Italia l’inizio è alle ore 9 e 25 minuti, con pochi minuti di scarto da una località all’altra. Il termine si ha intorno alle 11 e 40 e anche qui lo scarto da un sito all’altro è confinato a pochi minuti.
Ecco una tabella con i tempi e la grandezza dell’eclisse per alcune località italiane, in ordine di latitudine decrescente. Da notare che l’ora indicata è quella solare, non essendo ancora in vigore l’orario legale estivo.
Città Inizio Fase massima Fine Grandezza
Aosta 9h 22m 10h 29m 11h 42m 0,73
Trieste 9h 30m 10h 39m 11h 50m 0,68
Milano 9h 24m 10h 32m 11h 44m 0,71
Torino 9h 22m 10h 29m 11h 41m 0,72
Firenze 9h 24m 10h 33m 11h 44m 0,67
Roma 9h 23m 10h 31m 11h 42m 0,62
Lecce 9h 30m 10h 37 m 11h 47m 0,53
Cagliari 9h 16m 10h 24m 11h 33m 0,60
Catania 9h 23m 10h 28m 11h 37m 0,51
Per seguire questa eclisse occorre, in primo luogo, dotarsi di uno schermo atto ad abbattere la forte luminosità del Sole. Con cielo sereno consideriamo più adatti quelli che diminuiscono la luce solare da 10 a 50 mila volte. In quest’ambito rientrano i comuni vetri da saldatore n. 14, ottimi per l’osservazione ad occhio nudo. Come lo scrivente ebbe modo di verificare a sue spese, tali vetri sono invece del tutto inaccettabili per l’osservazione telescopica.
Durante la celebre eclisse del 1999 ritagliai uno di questi vetri in modo da adattarlo ad un piccolo rifrattore. Ma, quando osservai il Sole attraverso di esso ne ebbi un’immagine tutt’altro che nitida! Sotto questo profilo, anche se non ideale, è preferibile una pellicola annerita. Ma, attenzione! Anche se presentano una densità corretta, sono da evitare le pellicole a colori, in quanto lasciano passare una gran quantità di radiazione infrarossa.
La soluzione migliore è, ovviamente, quella di utilizzare una filtro solare vero e proprio, ovvero una pellicola o un vetro progettati appositamente per l’osservazione del Sole. E, visti i prezzi molto abbordabili, per un appassionato non avrebbe senso non acquistarne uno.
A mio avviso sono pure da evitare i filtri solari (per fortuna oggi di difficile reperibilità) da avvitare agli oculari. Infatti tali filtri sono sicuri solo se la relazione d’apertura è piccola, come f/15. E, in effetti, questi filtri venivano forniti regolarmente con i rifrattori degli anni’70 come i 60/900 o 76/1250.”
I DETTAGLI DELLA GIORNATA AD ALPETTE, NELLA SEZIONE EVENTI
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