PIEMONTE – “Il nostro obiettivo è sempre stato quello del dialogo.
La speranza è che i confronti con gli enti e le associazioni possano chiarire i dubbi e le incomprensioni e far crescere la consapevolezza di avere a disposizione una straordinaria opportunità per il territorio”. L’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, replica così alle critiche al disegno di legge regionale sul riordino delle aree protette piemontesi.
“Il parco, oltre alla natura, significa visibilità, turismo e sviluppo”, sottolinea Valmaggia, che spiega: “I sindaci potranno avere un ruolo attivo, condividendo gli indirizzi di un territorio e mettendo in pratica strategie comuni a beneficio di una vasta zona. Saranno loro i veri protagonisti della gestione”.
L’assessore regionale rassicura inoltre gli agricoltori: “Le attività agro-pastorali saranno sempre possibili e incentivate. Le uniche limitazioni riguarderanno le zone di sorgente o di torbiera. Gli imprenditori del settore non hanno nulla da temere: le nuove norme non impediscono l’attività ordinaria. Verrà incentivata – conclude – la sentieristica e cercheremo di sviluppare la rete escursionistica regionale anche con fondi comunitari. I diritti di pesca esistenti verranno mantenuti”.
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