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RIVAROLO – Dal 16 febbraio Rivarolo aderisce al Mude (CON VIDEO)

RIVAROLO – Dal 16 febbraio il Comune di Rivarolo Canavese sarà attivato il progetto messo in atto dalla Regione Piemonte, al quale ha aderito il comune di Rivarolo.

Si tratta del MUDE  (Modello Unico Digitale dell’Edilizia) strumento individuato dal legislatore per la progressiva ricomposizione del processo edilizio (ossia il processo autorizzativo in capo al Comune) con quello catastale (ossia processo immobiliare – fiscale in capo all’Agenzia del Territorio), oggi separati dalla tradizionale suddivisione delle competenze, in un oggetto integrato.

Il Mude è stato presentato ai professionisti del settore, lunedì scorso, 9 febbraio, presso la sala consigliare di Palazzo Lomellini.

«Nonostante il metodo di lavoro dei professionisti si si evoluto, modificato – afferma il Sindaco Alberto Rostagno – i professionisti locali vanno ancora con il loro plico sotto il braccio presso gli uffici pubblici. Dal 16 febbraio non sarà più necessario perchè anche Rivarolo ha aderito al progetto Mude che concerne la dematerializzazione dei documenti. Un passaggio epocale con un vantaggio per i professionisti in quanto, in questo modo, potranno evitare le code.»

L’obiettivo della Regione Piemonte è avere una piattaforma digitale contente tutti i progetti edilizi. «Il Mude è nato nel 2006 – spiega Maria Teresa Leone, Responsabile degli Uffici Tecnici del Comune di Rivarolo – Rivarolo ha aderito nel 2010, ma, per attivarlo, ha atteso fino ad adesso poiché l’evoluzione del Mude Piemonte aveva posto un problema di costi.»

Il documento relativo al permesso di costruire, è stato rinviato a tarda estate e sarà quindi attivo solo da settembre, su richiesta dell’Assessore Francesco Diemoz che ha preso questa decisione per aiutare i professionisti a capire gradualmente la nuova procedura. Man mano che i Comuni si adegueranno, verrà a crearsi un modello unico e un’unica piattaforma sulla quale operare.

La parola chiave vuole essere “semplificazione”, supportando i professionisti e riuscendo ad avere uno strumento che permetta di non fare dichiarazioni errate. Malgrado questo il progetto è articolato e complesso, perché va dematerializzare le procedure e i documenti edilizi, creando un fascicolo digitale.

Per approfondimenti: ww.mude.piemonte.it

GURDA IL SERVIZIO

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