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IVREA – “BREAST UNIT”, IN DUE ANNI 20,730 MAMMOGRAFIE

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IVREA – A poco più di due anni dall’istituzione della Breast Unit dell’ASL TO4 – l’unità in cui si integrano tutti gli specialisti che in ambito aziendale si occupano di senologia per garantire alle donne affette da tumore mammario percorsi diagnostico-assistenziali efficaci, rapidi, coordinati e attuali – può essere utile ripresentarne il modello organizzativo e fornire alcuni numeri di attività.

La sede operativa della Breast Unit, che è parte integrante e attiva della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, è presso l’Ospedale di Ivrea, vista l’esperienza più che decennale in ambito senologico maturata nel presidio eporediese. Senza dimenticare, però, che tutti gli specialisti aziendali competenti nel settore, dalla fase diagnostica a quella terapeutica, sono coinvolti e operano in sinergia con il team multidisciplinare dell’Unità Senologica, il cui coordinatore è il dottor Ovidio Paino.

 

Nel 2014 l’attività di screening mammografico è stata rappresentata da 20.730 mammografie (nel 2013 erano state 20.021), mentre le mammografie diagnostiche e gli interventi di secondo e terzo livello sono stati complessivamente13.530 (nel 2013 erano stati 12.308), ripartiti tra le diverse sedi:

Attività Diagnostica per Immagini

ChivassoCirièIvreaSettimo Torinese

Strambino

(sede fissa + unità mobile)

 

Totale

Mammografie

screening

1.4731.0121.4695.98510.79120.730

Mammografie

diagnostiche e prestazioni di 2° e 3° livello

1.0221.4825.188—-5.83813.530Totale2.4952.4946.6575.98516.62934.260

Attività Diagnostica per Immagini

ChivassoCirièIvreaSettimo Torinese

Strambino

(sede fissa + unità mobile)

 

Totale

Mammografie

screening

6718571.2376.15911.09720.021Mammografie diagnostiche2.5002.838—-1.6987.036

Prestazioni 2° e 3° livello

(Ivrea/Strambino)

5.272Totale     32.329

 

 

Si evidenzia, negli anni dal 2011 al 2014, un progressivo trend di crescita nel numero di esami di senologia effettuati, sia di screening sia di diagnostica:

 

 

 

“Più donne dell’ASL TO4 sono, quindi, state sottoposte a test di diagnosi precoce per il tumore al seno – riferisce il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Flavio Boraso. Ma non si tratta solo di più esami, anche di più qualità. La disponibilità di apparecchiature e di procedure agobioptiche all’avanguardia ha consentito un incremento dell’identificazione dei tumori mammari. E la diagnosi precoce consente interventi chirurgici sempre più conservativi, con un minor impatto sulla donna e con un incremento della sopravvivenza”.

 

Nelle sedute settimanali di revisione tutte le donne richiamate sono visitate da uno dei due radiologi che hanno letto la mammografia, sottoposte a ulteriori accertamenti radiografici e a ecografia mammaria bilaterale (estesa allo studio dei cavi ascellari). L’approfondimento diagnostico di terzo livello delle donne richiamate si svolge presso il Centro Senologico di riferimento di Strambino, dove gli approfondimenti sulle cellule e sui tessuti avvengono alla presenza dell’anatomo-patologo, nelle giornate di mercoledì e giovedì. In questo modo si riducono in modo marcato gli esiti “inadeguati” con la possibilità, in taluni casi, di immediata refertazione e consegna del referto, corredato dalle conclusioni del Team multidisciplinare presente nel Centro. In caso di sintomatologia clinica o reperti dubbi alla visita clinica, è possibile interpellare immediatamente il chirurgo, presente nel Centro nella giornata di giovedì.

I casi che necessitano di consulenza oncologica-radioterapica sono differiti al venerdì, per la valutazione multidisciplinare all’interno del GIC del tumore della mammella, come previsto nell’ambito dell’organizzazione della Rete Oncologica regionale. Intendendo per GIC (Gruppo Interdisciplinare Cure) l’équipe medica, costituita da professionisti di diverse specializzazioni, che segue l’utente, stabilendo i percorsi di cura più appropriati attraverso una visione complessiva della persona.

La consegna del referto conclusivo (comprendente sia l’ipotesi diagnostica sia la raccomandazione finale) avviene mediamente dopo 7 giorni. Nei casi con esito negativo, senza riscontro di anomalie patologiche, il re-invio al normale protocollo di screening è presentato alla donna dal radiologo. Nei casi con esito positivo per patologia oncologica l’indicazione all’intervento chirurgico è illustrata dal chirurgo, previa consultazione con i radiologi e gli anatomopatologi del Centro. E’ presente, anche, una oncopsicologa per un immediato spazio di ascolto e per programmare un eventuale, successivo, accesso al Servizio di supporto psicologo dell’ASL.

E’ da sottolineare che la Breast Unit può usufruire, da dicembre 2013, del completamento diagnostico con Risonanza Magnetica mammaria, disponibile presso la Radiologia dell’Ospedale di Chivasso. Questo esame permette una migliore valutazione di alcuni casi di tumore della mammella. Da dicembre 2013 a dicembre 2014 sono state effettuate 131 Risonanze Magnetiche della mammella.

 

Nell’ambito dell’Attività Chirurgica Senologica dell’Ospedale di Ivrea sono stati trattati, nel 2014, 274 nuovi casi di donne affette da patologie mammarie (i nuovi casi trattati nel 2013 erano stati 227, 230 nel 2012 e 200 nel 2011).

Complessivamente, nel 2014, sono state effettuate 465 procedure chirurgiche (389 nel 2013; 412 nel 2012; 361 nel 2011):

 

 

 

 

Le peculiarità del modello organizzativo della Breast Unit dell’ASL TO4 sono diverse.

Non vi è alcun limite massimo di posti per i casi che necessitano di consulenza chirurgica: tutte le donne con esito tumorale, per le quali sia stata fatta diagnosi nella sessione di approfondimento della settimana precedente, sono visitate dal chirurgo.

L’intervento chirurgico è garantito entro un periodo massimo di 30 giorni (grazie alla disponibilità presso la Chirurgia di Ivrea di 7 posti chirurgici dedicati per tre giorni a settimana), con la collaborazione di una consulente di chirurgia plastica.

Le donne che necessitano di radioterapia dopo il trattamento chirurgico conservativo sono trattate presso la Radioterapia dell’Ospedale di Ivrea e per la biopsia del linfonodo sentinella si lavora in sinergia con la Medicina Nucleare sempre del presidio eporediese.

Le donne operate per tumore al seno con asportazione dei linfonodi ascellari possono effettuare un percorso riabilitativo fisioterapico presso la struttura di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’Azienda. Si tratta, infatti, di una condizione che può, a volte, determinare il gonfiore del braccio, provocato da ristagno di liquido linfatico. In questi casi è appropriato un trattamento fisioterapico rivolto all’eliminazione manuale dei liquidi in eccesso con la tecnica del linfodrenaggio.

Nel percorso assistenziale-terapeutico, fin dal momento della diagnosi, svolge un ruolo fondamentale la figura infermieristica, con personale dedicato e professionalmente qualificato, sia nel GIC sia durante il ricovero sia nella fase di cure chemioterapiche.

In ultimo, ma non per ordine di importanza, si sottolinea il contributo prezioso fornito al Team da parte delle Associazioni di volontariato “Donna Oggi e Domani” (ADOD) e “Futuro ROSA”, che quotidianamente si impegnano per sostenere e incoraggiare altre donne che affrontano il percorso di diagnosi e cura.

“La modalità operativa della Breast Unit – prosegue il dottor Boraso –, che realizza un modello di percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo trasversale a tutta l’Azienda, è la stessa che ha caratterizzato e sta caratterizzando le azioni riorganizzative dell’Azienda stessa nell’intero ambito clinico, e, nello specifico, oncologico”.

“Un modello – aggiunge il dottor Boraso – che è in linea con le indicazioni regionali di qualificazione dei Centri specialistici, di valorizzazione dei professionisti e del fare sistema tra operatori per garantire la massima qualità possibile dei servizi ai cittadini”.

L’attività della Breast Unit dell’ASL TO4 risponde ai requisiti di qualità previsti dalle linee guida europee EUSOMA in termini, per esempio, di numero di nuovi casi trattati per anno, di incontri settimanali multidisciplinari per la discussione dei casi clinici, di protocolli di trattamento.

“Siamo molto soddisfatti dell’attività svolta – conclude il dottor Boraso – e di questo ringraziamo tutti gli operatori della Breast Unit per la professionalità e l’impegno dimostrati nel prendersi cura quotidianamente delle donne affette da tumore al seno, anche attraverso un importante lavoro di rete tra professionisti. E il fatto che la nostra Breast Unit sia strettamente integrata nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e risponda ai requisiti di qualità previsti dalle linee guida europee ne avvalora l’efficacia del modello organizzativo”.

 

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