CHIAVERANO – Il Salone Pluriuso “Guido Mino” necessita, per motivi di sicurezza, di alcuni lavori.
Per questa ragione, fino a che non verranno eseguiti, l’utilizzo del Pluriuso sarà fortemente limitata e consentita solamente in casi eccezionali e con specifica autorizzazione del Sindaco.
Rimangono autorizzate tutte le prenotazioni per le quali è già stata concessa l’autorizzazione e le manifestazioni ricorrenti organizzate dal Comune. Rientrano tra le manifestazioni autorizzare il Carnevale 2015, Wild Art Festival, ANLT Festival, il raduno degli Alpini.
«Siamo giunti a questa decisione – spiegano dal Comune – a causa di alcuni problemi recenti che hanno comportato in alcuni casi disagi, in altri seri rischi alle persone. Nel primo caso rientrano i continui malfunzionamenti dell’impianto di riscaldamento, il pavimento rovinato e i limiti progettuali dell’impianto elettrico. Fanno parte del secondo caso i rischi dovuti alla mancanza di protezione in corrispondenza della porta di accesso principale (posizionata in corrispondenza di un muro con sbalzo di circa un metro e con presenza di pietre) e alcuni problemi di sicurezza dell’impianto elettrico segnalati nei giorni scorsi. Dal 2009 eravamo ben consapevoli che il Pluriuso avesse dei problemi. Inizialmente, anche tramite una consulenza da parte di un Avvocato, abbiamo ricercato una via legale per poter perseguire i/i responsabile/i ma, purtroppo, siamo stati consigliati dal legale di non proseguire. Questo per due ragioni: prima di tutto era molto difficile attribuire in modo certo le responsabilità, dovendo poi affrontare una causa civile dagli esiti incerti e con la sola certezza che avremmo aspettato molti anni. Poi, per poter dimostrare i lavori mal fatti, avremmo dovuto prendere una decisione drastica e cioè chiudere il Pluriuso a qualsiasi utilizzo.
Di fronte a queste eventualità, considerato che è stato speso circa un milione di Euro di soldi pubblici per la sua realizzazione, abbiamo a malincuore ritenuto che il male minore fosse evitare la chiusura e la causa legale e, invece, utilizzandolo ugualmente pur conoscendo i problemi e i limiti di utilizzo. Limiti dovuti in particolare alla sua destinazione d’uso che dovrebbe consentirne l’utilizzo esclusivamente per scopi commerciali e fieristici, escludendo quindi feste, manifestazioni, pranzi, cene e così via…»
Il fatto che finora, invece, lo si sia utilizzato anche per altri scopi è stato grazie a specifiche autorizzazioni che il Sindaco di volta in volta sottoscriveva assumendosi, con questa firma, ogni rischio e conseguenza che ne poteva derivare nel caso di eventuali problemi o danni alle persone.
L’assunzione di responsabilità ora è diventata troppo onerosa, a fronte dei nuovi potenziali rischi che sono stati rilevati.
«Per tale ragione – concludono – si deve procedere all’eliminazione di ogni problema che possa comportare rischi e, quindi, si dovranno pianificare ed eseguire i lavori necessari con tempi che non saranno sicuramente brevi e con risorse da individuare. Sappiamo bene che questa decisione comporterà disagi ma non è possibile fare altrimenti. Tra l’altro, tramite un legale, abbiamo segnalato per due volte all’Ordine degli Architetti quello che noi riteniamo un comportamento non professionale del Progettista/Direttore Lavori. Per ora nessuna risposta. Ci riproveremo…»
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